Il tempo passa ma la carta moneta, male utilizzata, mantiene i suoi limiti

Quella descritta da Marco Polo era in realtà un’antica istituzione cinese. Nell’XI secolo la penuria di metalli e il maggior fabbisogno di moneta avevano indotto le autorità imperiali a varare un sistema basato sull’emissione di carta europea stampata; in un solo anno ne furono messi in circolazione quattro milioni di pezzi. Nel XII secolo i Sung finanziarono la guerra difensiva (come vedete nulla di nuovo sotto il sole) contro i tartari stampando carta moneta, e dopo essere stati sconfitti (ora capite perché bisogna evitare di perdere le guerre anche quando sono difensive?) continuarono a stamparne per poter pagare il tributo ai vincitori. Nel 1209 i biglietti di cui si prometteva il cambio in oro o in argento erano stampati su carta fatta con la seta e gradevolmente profumata, ma nemmeno il profumo valse a stabilizzare la moneta e a bloccare un’inflazione galoppante.
Lo storico dei Sung, Ma Tuan-lin, che visse nel periodo più rovinoso dell’inflazione (perché sentite a me che non sono certo un economista l’inflazione è sempre rovinosa), ne riferisce le ben note conseguenze che comunque è bene ricordare per darsi una regolata (come diciamo noi del popolino) ancora mille anni dopo.
“Dopo aver cercato per anni di sostenere e conservare questi biglietti, la gente non aveva più nessuna fiducia in essi, e anzi ne aveva paura. Il pagamento degli acquisti governativi veniva effettuato in carta. I fondi delle manifatture di sale consistevano in carta. Delle provincie e dei distretti, già in arretrato con i versamenti, non ce n’era uno che non saldasse i propri debiti in carta. I soldati ricevevano il soldo in carta. Le paghe di tutti i funzionari venivano corrisposte in carta. Le monete di rame, che si vedevano raramente, erano considerate un tesoro. Il capitale accumulato in tempi passati era … una cosa di cui nemmeno si parlava più. Era quindi naturale che il prezzo delle merci salisse, mentre il valore della carta moneta scendesse sempre più. Ciò faceva sì che la gente, già scoraggiata, perdesse ogni capacità di lottare. I soldati vivevano nella continua paura di non avere abbastanza da mangiare e i funzionari di grado inferiore di ogni parte dell’impero si lagnavano di non avere mezzi per procurarsi le cose necessarie. Tutto questo era conseguenza del deprezzamento della carta moneta.”

Mille anni addietro questa era l’inflazione.
Meditate lettori, meditate e soprattutto vigilate che non vi trattino da bambini a cui si ritiene sia meglio non dire la verità.
Oreste Grani/Leo Rugens
Molto interessante questo approfondimento storico. Stiamo seguendo le vicende in Ecuador? Il governo di Lasso è al collasso, indigeni e universitari inondano le strade, chiedono riduzione dei. prezzi di carburante e beni prima necessità, tutte cose fattibilissime. Il governo risponde con due morti e 90 arresti, il popolo con la sparizione di una ventina di poliziotti dincui non si hanno più tracce e con la combustione di numerosi mezzi militari. Caratteristiche de governo Lasso: 1) fortemente liberista 2) estremamente filo usa 3) governo che imposto le più dure rstrizioni e obblighi vaccinali e sanitari. Come si suol dire il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
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Aggiungiamo gli 80 mila di bruxelles, i 30 mila contadini su trattore in olanda, per essere estate direi non male e siamo solo all’inizio. Non basterà la repressione, nuvole nere in arrivo per i parassiti che gocernano europa e usa.
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Ho amici spagnoli che si dilettano da anni nello studio di cosa sia intelligente e sicuro o meno per l’Europa e sono molto molto molto preoccupati di cosa accade in Africa medirterranea. Decine di morti compresi. O.G.
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A volte mi chiedo come sia stato possibile che il M5S abbia fatto la miserrima fine che ha fatto potendo contare, ad esmpio, su un fidatissimo consulente come Aldo Giannuli che per quanto riguardava la sicurezza interna dello Stato era edotto delle stragi di Piazza Fontana, Via Fatebenefratelli, piazza della Loggia, il sequestro MORO, il Caso Mitrokhin. E dopo aver scritto libri quali Come funzionano i servizi segreti,Bombe a inchiostro. Storia della controinformazione 1969-1979, Dalla Russia a Mussolini 1939-1943, soprattutto Storia dell’Ufficio affari riservati.
E per quanto riguardava il groviglio bituminoso geopolitico e finanziario, 2012: la grande crisi. Come è possibile che parlamentari come Angerlo Tofalo e Vito Crmi, potendo usufruire di tali competenti consulenze, non abbiasno capito un cazzo di niente di quanto stava accadendo dentro e fuori il Movimento? A volte mi chiedo questo e ben altro. A volte. Oreste Grani
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Io ero uno dei pochissimo che, già nel 2006,aveva visto nel nascente grillismo un movimento biodegradabile la cui funzione era intercettare, irretire e portare verso un binario morto, a fini di comoda gestione da parte del potere, il dissenso. Ovviamente posso solo essere creduto sulla parola, ma il punto non è questo. Come mai mi fossi fatto quella convinzione sulla non genuinità di quel sommovimento politico, che pur tuttavia doveva contenerne una quota reale, di genuinità intendo, proprio come una banconota falsa deve essere vera in alcune sue parti per essere credibile, ma poi in controluce l’assenza di filigrana era evidente, non fu basata solo sulla mera analisi delle sottotracce culturali, facilmente riconducibili a certi mondi dell’alta finanza, che emergevano dal manifesto grillino, ma su alcuni strani articoli apparsi su un giornale a diffusione regionale, che parlavano di tutt’altro ma con modalità messaggistica di bottiglia in mare che qualcuno potrebbe chiamare “triangolazione semantica”. Paroloni? Fantasie? Giochetti di parole? Chi erano gli artisti autori di questi articoli che usavano le parole come fossero colori e che sapevano come il popolo italiano sarebbe caduto nella trappola di scambiare “lucciole per lanterne”? Sotto quei mirabili articoli, io avrei solo aggiunto un avviso ai lettori : “astenersi quanti con comici cachinni si rendono beffeggiatori” di quanto non comprendono. Vale più un asino cillenico o un cavallo pegaseo? Pesa di più un chilo di ferro o un chilo paglia?
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Le reti di potere, in funzione del raggio geografico, possono essere distinte in 4 tipologie: locali, regionali, nazionali e internazionali. A seconda delle contingenze storiche e politiche, queste reti si alleano, si ignorano o si combattono, e i fronti di contrapposizione sono decisi proprio in base alla loro caratterizzazione geografica. Ad esempio, a un certo punto, una rete internazionale di potere, per perseguire i suoi obiettivi particolaristici, magari ha necessità di distruggere reti locali, regionali o nazionali, e lo fa spesso stigmatizzandole agli occhi dell’opinione pubblica, come corrotte. Magari è vero che sono corrotte ma spesso la rete internazionale difficilmente opera per il bene del popolo ed è più simile a quel coyote descritto nella favoletta del passerotto che viene raccontata nel film il mio nome è nessuno. Meditate gente, meditate.
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Noi (cioè la nostra augusta persona) ti crediamo. Anzi crediamo più a questa versione di uccello che a volte all’altro. Nell’ipotesi che esistano più uccelli in uno solo. OG
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Leggo adesso dell’ipotesi di pluriuccellarita’…Un ipotesi affascinante che forse potrebbe trovare un senso lato nell’opera di Farid ad din Attar. Chissà se nelle redazioni dei giornaloni nostrani, quelli con la realtà in tasca, o se nelle università italiane, quelle con la verità in borsetta, hanno mai sfogliato qualche pagina del mistico poeta.
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Come sanno quelli che sanno (anche senza essere dei saggi e spiritualissimi sufi) gli uccelli devono attraversare sette valli prima di raggiungere il Simurgh: la Valle della Ricerca, dove il pellegrino inizia con l’interrogarsi su tutti i suoi dogma, i suoi credi e i suoi scetticismi;la Valle dell’Amore, dove la ragione è abbandonata per seguire l’amore;la Valle della Conoscenza, dove le più grandi conoscenze del mondo diventano completamente inutili;la Valle del Distacco, dove tutti i desideri e i legami terreni cessano. È qui dove si suppone che la “realtà” svanisca;la Valle dell’Unificazione, dove il pellegrino realizza che tutto è connesso e che l’amato è al di là di qualunque cosa, compresa l’armonia, molteplicità ed Eternità;la Valle dello Stupore, dove il pellegrino, incantato dalla bellezza dell’amato, diviene perplesso e, cadendo nello stupore, scopre che mai seppe o capì alcunché;la Valle della Privazione e dell’Annientamento, dove l’Io svanisce nell’Universo e il pellegrino diviene senza tempo, ovvero la sua essenza coesiste sia nel passato che nel futuro.Impegnativo percorso. Immaginate a dover, per amore di questo luogo telematico e per non sottrarsi mai a nessuna ipotesi che possa essere utile alla Repubblica, con 40 gradi, andare con la memoria ad un gemellare 11-77 per provare a capire dove potrebbe andare a parare un attento ma forse troppo biricchino lettore e nel fare questo sforzo di immaginazione pensate che vi state avvicinando a come sono fatto. A 75 anni passati. Pensate che mastino sono stato quando avevo 25 o 50 primavere. Buona notte a tutti.
Oreste Grani
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Chi prenderà il posto dei 5 stelle in questa funzione di “binario morto del dissenso”, sarà la destra meloniana, già oggi stabilmente criptodraghiana, europeista e pure più atlantista del pd stesso.
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La morale della favola del passerotto é :se ti trovi con la melma fino al collo… sta zitto e non farlo sapere in giro ?🤣🤣🤣
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Non solo, ma anche che non sempre chi ti toglie dalla merda ti fa fare una fine migliore ahahahhaha
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Diciamo che siamo passati da una prima repubblica di vacche che ci defecavano in testa e tutto sommato eravamo al caldo a governi di coyotes europeisti che ci hanno pulito per benino aahahahhh
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All’uccello antiamerticano, lettore urbano, sto per dedicare un post nostalgico dei bei tempi in cui prese vita l’operazione “Uva passa”.
Adoro l’uva passa e detesto la wodka. E soprattutto oggi con questo caldo romano ho voglia di essere leggero. Spero che anche gli altri siano di buon umore. Anche se non vivono nel rovente Roma ma a… A proposito, amico lettore, in quale cielo svolazzi abitualmente? Perché, sentia a me, tu non sei di stanza a Roma. OG
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Non sono antiamericano anzi, mi piace molto la cultura americana soprattutto quella musicale e cinematografica “seria” alla.David Lynch per intenderci e non mi piace la vodka. Non potrei mai vivere a Roma, sentire cosi da vicino quel.fetido odore di parlamentari mi rovinerebbe troppo l’appetito. Poi aggiungi pure tutti quei baciapile che scorazzano per la città solo a pensarci mi viene la pelle d’oca. La locuzione “di stanza” è tipica militare, altro mondo che non mi piace, sicuramente svolazzo in cieli molto a “distanza” da quelli romani.
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Lo so da sempre a me simpatico lettore. Perché Leo, pur rispettando le vostre vere identità, spesso sa più di quanto faccia capire. Spesso. Buona notte e sogni di platino. OG
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Hai visto Oreste la gag che grillo ha fatto oggi all’uscita da un Hotel? Secondo te che significa?
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