Giorgio Piccirillo (ex direttore dell’AISI) e il problema  irrisolto della meritocrazia nei servizi segreti

Leo Rugens

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Nell’estate del 2010, periodo cruciale in cui il BITCOIN spicca il volo (valeva 0,003 di euro/dollaro!) il settimanale “Panorama” pubblica una circolare, firmata dal generale Giorgio Piccirillo, direttore dell’AISI, che ha per oggetto “la riservatezza dell’identità degli appartenenti al comparto informativo”.

Spero che non debba sprecare troppo tempo a sottolineare la bizzarria di una circolare di tale delicatezza con il fatto paradossale che venisse pubblicata su un settimanale a larga tiratura.

Il generale Piccirillo, con la sua nota, ritengo, non solo tendesse a ricordare qualcosa di estremamente delicato (l’identità degli appartenenti ai servizi segreti dovrebbe essere l’ABC di ogni organismo preposto alla sicurezza dello Stato e interesse tassativo dei membri stessi di tali strutture che sulla propria identità ci sia il massimo della copertura fino al giorno della morte) ma i commentatori più sensibili a questi temi ritennero che in realtà il Direttore volesse parlare ai suoi perché suocera intendesse…

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