“La falsità è rivoluzionaria” J.L. Borges

“L’impossibilità di penetrare lo schema divino dell’universo non può, tuttavia, dissuaderci dal tracciare schemi umani, anche se li sappiamo provvisori.”
Jorge Luis Borges, “Altre inquisizioni”

Usando lo pseudonimo Zhemao, una donna cinese ha creato su Wikipedia un’enorme, fantastica e completamente falsa storia alternativa della Russia tardo medievale, scrivendo più di 200 articoli dettagliatissimi e inventati. Ricchissime miniere d’argento mai esistite, battaglie mai avvenute e personaggi mai nati hanno alimentato l’universo fittizio di Zhemao per oltre dieci anni, fino a quando uno scrittore di racconti fantasy di nome Yifan, suo connazionale, ha scoperto che qualcosa non tornava. Tutto il materiale di Zhemao è stato ora cancellato da Wikipedia.

Una notizia troppo bella per essere vera.

Quello spirto complottista ch’entro mi rugge mi dice che l’intelligence culturale cinese, forte della lettura di Borges ha deciso un esperimento il cui risultato definirei eccellente se i media occidentali se ne sono occupati.

Lo psudonimo “Zhemao” è il corrispettivo di un’enciclopedia cinese intitolata “Emporio celeste di riconoscimenti benevoli” della quale fa menzione lo scrittore argentino in “Altre inquisizioni” nel capitoletto dedicato a John Wilkins.

A giudicare dall’atteggiamento della signora Zhemao viene in mente la battuta finale di “Cadaveri eccellenti” di Rosi che ribalta il detto gramsciano in “La verità non sempre è rivoluzionaria” e che, nel caso dell’operazione di intelligence cinese, mi spinge a dire che “La falsità è rivoluzionaria”.

Poiché lo schema mentale del PCC, per quanto complesso non è né infinito né impenetrabile, essendo un prodotto umano come tanti, forse più collettivo e strutturato di altri ma sempre umano, la sua penetrazione e il suo contrasto sono possibili solo studiando studiando e studiando, soprattutto valorizzando quelle menti giovani e brlllianti che perdono il loro tempo in pseudo think tank.

Continua

Alberto Massari