Sarebbe un errore ritenere che il centro-destra abbia già la vittoria

Il centro-destra, sentite a me, non ha la vittoria in tasca.

Qualche ora addietro, ipotizzando uno scenario quale quello poi verificatosi, appoggiavo l’idea di Bruno Tabacci di un nuovo partito che avesse preso forma intorno alla figura di Mario Draghi.
Sentite a me che raramente ho sbagliato previsioni elettorali: se Draghi consente di organizzare una formazione politica e sceglie di guidarla, oltre il 50% dei cittadini in questo momento decisi a non votare (parlo del 60% degli aventi diritto al voto) potrebbe ripensarci e scegliere proprio questa nuova formazione che potrebbe raccogliere il 26/28 %, divenendo il primo partito d’Italia. Chi dovesse tornare a votare uscendo dall’assenteismo, lo farebbe anche per battere la Meloni che solo degli squinternati potrebbero immaginare a Palazzo Chigi.
Più ci penso più ritengo possibile il risultato. Sempre ovviamente se Draghi ci sta. Se pertanto fossi un cittadino deciso ad impegnarmi “in” politica prenderei contatto con Bruno Tabacci. Cioè Mario Draghi stesso.
Oreste Grani/Leo Rugens

AL VOTO (QUANDO SARÀ TEMPO) CON DRAGHI PREMIER CANDIDATO DEI PROGRESSISTI

Domani, 20 luglio, Mario Draghi entri in aula pronto a rappresentare la stragrande maggioranza del Paese che lo vuole, senza se e senza ma, ancora per un lungo ed adeguato periodo, alla guida,…Continua a leggere →