Federica Zoja e la sua capacità interpretativa di quanto avviene nel Mediterraneo


Quando trovo una fonte giornalisticamente stimolante (e comprovatamente competente) in politica estera (in particolare per quel che riguarda l’area del 1° Mediterraneo), sia pure nel mio essere provinciale, mi accendo e provo a capire il divenire delle cose (sempre più complesso e oscuro) tramite quella fonte e quella sensibilità. In particolare se la fonte è femminile.

Federica Zoja è un esempio calzante. La saggista/giornalista/inviata di guerra è l’autrice del pezzo che trovate a seguire. L’articolo recentissimo, mi è stato segnalato da un caro amico, a sua volta attento osservatore dei fenomeni legati al potere in quel grande crogiolo culturale e religioso che è il Mediterraneo. Per apprezzare l’analisi dovete fare uno sforzo (vedrete comunque che il tutto risulterà prezioso e piacevole) non solo approfondendo il percorso formativo e professionale dell’autrice ma alcuni altri suoi articoli. Buona lettura e fatemi sapere.

Oreste Grani/Leo Rugens



Federica Zoja è Coordinatrice Scientifica di Reset DOC. 

Giornalista, ha iniziato la sua carriera a Milano sulla stampa economica nazionale, per poi trasferirsi a Bruxelles nei primi anni 2000, dove ha riferito di istituzioni europee per testate e agenzie italiane ed europee (ItaliaOggi , ApCom , Le Soir). Nel 2005 ha lasciato il Belgio per l’Egitto, dove fino al 2009 ha lavorato come reporter su Nord Africa e Medio Oriente per le testate italiane più seguite. 

Ha continuato a seguire l’economia e la politica regionale, anche come giornalista di guerra, per Avvenire, Il Sole24OreRadio24 e Radio Svizzera Italiana (RSI). Attualmente copre la regione MENA per Reset DOC e Avvenire; sue analisi di geopolitica sono state pubblicate da ISTUD, ISPI, La Civiltà Cattolica e Travaux et Jours (Université Saint-Joseph di Beyrouth).