La Lotteria Filantropica Babilonia-Italia
L’uomo sul ponte sentenziò: “State attenti a toccare la finanza, quelli uccidono”.
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Da dove prendere le mosse per parlare di una nuova lotteria i cui tagliandi valgono 500 euro deducibili dalle tasse? Ma da Borges, il grande scrittore argentino come Bergoglio, che sentenzia in merito: la virtù morale delle lotterie è nulla, in quanto non si rivolgono a tutte le facoltà dell’uomo ma solo alla sua speranza.
Tema: la “Lotteria Filantropica Italia”.
Protagonista principale: Vincenzo Manes
Struttura operativa: Fondazione Italia sociale
Partner teconologico: IGT Gruppo De Agostini sede Las Vegas
Giova a nostro avviso segnalare che Vincenzo Manes è Presidente della Fondazione VITA – azionista di maggioranza della Società editoriale Vita S.p.A., editrice del giornale VITA, settimanale italiano dedicato al mondo del non profit.
Segnalo che nel decennio scorso VITA si è distinta per avere condotto una continuativa battaglia contro il gioco d’azzardo che lo Stato italiano ha consentito per legge; di recente anche la DIA ha stabilito che grazie al legislatore la mafia ricicla i proventi delle attività criminali.
Che l’editore di VITA, promotore della Lotteria Filantropica Italia, si avvalga del servizio di una società con sede a Las Vegas ci turba, altrettanto al pensiero che il signor Manes abbia in mente di fare altro sfruttando tale iniziativa, a meno che…
Alberto Massari
Questo post dice parte di quello che non dice il precedente. E vice versa. Borghesianamente, l’ uomo sul ponte va preso seriamente sul serio.
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Mi sembra di capire che manchi una parte della questione; vuole aiutarmi a completare il quadro?
Alberto Massari
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Buonasera. Mancano alcuni luoghi e nomi. Come certamente ben sapete, sono vicende ampie (non le definirei complesse, atteso il movente da ricercarsi nel vil denaro) che partono in Italia e dopo ampi giri esteri in Italia ritornano. Non secondari, però, sono alcuni luoghi.
Sono però vicende evidentemente assai delicate, questo deduco da molti tentennamenti in chi forse non dovrebbe tentennare. È lì, evidentemente, che si innesta una qualche complessità allo stato insondabile.
Credo che parlare di mafia, gioco, denari, Russia, futuri ministri della giustizia sia oggi un modo di svolgere un servizio per il Paese. Vi leggo sempre con interesse.
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Oppppssss che coincidenza!
Giuseppe Falco, sia in CANOVA CLUB sia in Fondazione Italia Sociale.
canova.club//Governance-Milano
fondazioneitaliasociale.org/en/governance/
Come diceva Agatha Christie: “Una coincidenza è una coincidenza, due coincidenze fanno un indizio, tre coincidenze fanno una prova!”.
Nel nostro caso siamo ormai alle 70esima coincidenza ma va tutto bene….
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https://www.google.com/amp/s/www.panorama.it/amp/pista-rossa-morte-falcone-mosca-2657372044
Credo che quella sia la radice.
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Sempre Panorama. Ed ancora Mario Mori
https://www.panorama.it/news/perche-il-generale-mori-vuole-putin-come-teste
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sig.ra cuculo desidero ricordare che il sottoscritto ,forse, ha contribuito alla mancata nomina della saccani mentre ella non ha ottenuto eguale risultato per la bernini;
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cuculo anche tu con la storia dei rubli poi dollari ? ripeto quanto inviato VENTICINQUE anni e quattro mesi orsono ;
peraltro nel 2014 se non erro il collaboratore di giustizia Lo Verso ha dichiarato in sede di corte di assise ( palermo ? ) di avere servito bernardo quale factotum e questi dopo lo sfogo della sig,ra schifani durante il funerale ha dichiarato di avere dovuto effettuare la strage per un favore ad andreotti che aveva protetto la latitanza di totò;
ancora con questo fumo tossico dei rubli poi dollari ?
che poi anche il problema dei rubli poi dollari abbia avuto il suo peso nella strage è un fatto accessorio che non sposta la volontà di base: il pentimento di totò;
aggiungo del rimprovero nei miei confronti poichè falcone ha continuato nel percorso di morte allorchè nelle funzioni di direttore generale degli affari penali ha ritirato dall’archivio un fascicolo su una strage allora ed oggi irrisolta dopo nota dello scrivente rivalutato da falcone troppo tardi rispetto a quanto avrebbe dovuto effettuare sei anni prima ;
quindi la strage è stata la sommatoria di diverse e rilevanti necessità criminali;
purtroppo falcone ben consapevole dove “sarebbe andato a parare ” non ha voluto penetrare il super stupido centro di malaffare consiglio nazionale delle ricerche ed avrebbe avuto non già ” pappa cacca piscia e nanna ” dei pentiti ufficiali di stato ma un a strada a tre corsie per arrivare al centro nevralgico dell’antistato che si abbeverava e magnava presso il centro di malaffare;
argomenti degli atti inviati tra il mese di agosto 1986 ed il mese di giugno 1997 ?
bernardo mattarella ;
omicidio di pietro scaglione ( e dell’autista appuntato corpo agenti di custodia ) dopo il decesso del mentore di cui sopra;
amintore fanfani accreditato di un tentativo di colpo di stato insieme con il generale vedovato : tentativo fallito non solo per il referendum sul divorzio ma anche per un attentato nella zona di salerno con la morte di due agenti di p.s. in servizio di scorta;
decesso del generale mino,comandante generale CC, non già per incidente elicotteristico ma per scontro con andreotti;
sul punto l’illustre procuratore di pisa ha dedicato un capitolo nel volume ” morti opportune “;
omicidio di salvo lima con movente contrastante con la ” vulgata ” ufficiale propinata dai pentiti ufficiali di stato ed identificazione di uno dei presunti killer poi attenzionato con un pacco bomba non innescato sulla via palombarese;
una strage con 81 morti;
ma per entrare nei suddetti fatti criminali ERA NECESSARIO penetrare il consiglio nazionale delle ricerche e ” farlo zompare ” anche per il riciclaggio di spioni del patto di varsavia su richiesta del pci ,per il riciclaggio di antonio negri e giovanni senzani
e finisco qui per il momento QUINDI PER FAVORE BASTA CON IL FUMO DI MOSCA
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Caro Pietro Vecchio, il caso Moro dimostra che a volte interessi apparentemente contrastanti possano finire per convergere sullo stesso obiettivo.
Che il generale Mori abbia chiesto (ma non ottenuto) che addirittura Putin testimoniasse al suo processo mi induce a farmi domande. Tanto più se si considera la fase complessa in cui i fatti si verificarono, con il rimescolamento dovuto alla caduta del Muro e la contrapposizione tra due gruppi (finanziari) di potere, la finanza “laica” vs finanza cattolica, dove la prima certo non desiderava il Gobbo al Quirinale (e tantomeno un partito di massa in grado di ostacolare la svolta della sostanziale deindustrializzazione), mentre l’altra ricercava una qualche ricostruzione degli assetti mandati in frantumi da Tangentopoli, individuandola nell’orrida Mummia che ancora ci affligge.
Senza sottovalutare le gravissime responsabilità di Giulione, i cui rapporti con Cosa Nostra sono comunque stati accertati anche in sede processuale (almeno fino ad un certo periodo), resta la domanda su chi abbia gestito i flussi di denaro dall’Urss in disfacimento ed in mano alle mafie.
Proprio come nel caso Moro, gestito dalla P2 e Anelli vari, spunta pure un Conforto (e non posso fare a meno di notare che anche lì spunta Mario Mori che gestisce Morucci…), mi domando se siano esistiti accordi indicibili che ancora oggi possono costituire l’oggetto di un pesante ricatto, chiave interpretativa di vicende come, ad esempio, la mancata risoluzione del famigerato conflitto di interessi.
È, purtroppo, un fatto che a dare il benservito (ma vediamo come va a finire) alla Mummia, ormai decrepita, sia stata la destra e non la “sinistra”, che pure ha blaterato per un trentennio sull’argomento.
Inoltre, fatico a pensare che Cosa Nostra & Ndrangheta, realtà internazionali (i legami della prima con l’omologa USA sono dimostrati: vedi Sindona), si siano lasciate sfuggire l’occasione di un simile ben di Dio…
Insomma, Falcone e Borsellino davano fastidio a molti e dovevano essere eliminati.
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Un’altra traccia
http://www.criticasociale.net/?function=newsletter_article&rid=0000245&article=2#.Y1P-5nbOM1I
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leo ho motivo di ritenere che il suo blog sia veramente importante: prima la poiana,poi l’anonimo,poi chissa chi;
qui si cavoleggia sui morti amazzati e sul punto chiedo autorevole conferma del prossimo ministro della giustizia del governo presieduto dal sottoscritto;
la mafia cioè totò e bernardo avrebbero consentito ai russi ed ai loro rappresentanti italiani collegati con il pci di effettuare la strage di capaci per nascondere i riciclaggio di danaro da mosca in italia?
ed i due sullodati avrebbero non solo fornito parere favorevole ma anche contribuito fortemente ?
in due sullodati non hanno chiesto per caso la superiore autorizzazione in quel di roma ? ed a chi in quel di roma che gestiva il male dell’italia per il rifiuto di penetrare il cnr e di sfondare l’antistato ?
continuo: una vocina nel 1992 e dopo opportune eleborazioni inviate nel giugno 97 a vigna ( allora procuratore antimafia ) che il ros dei carabinieri che monitorava di riffa e di raffa totò aveva intuito che qualcuno poi deceduto in quella strage avrebbe gradito il super pentimento di totò con la conseguenza del crollo del sistema criminale in italia e non solo,quindi il potere criminale politicante di vario penname e le loro consorterie economiche;
il generale serravalle già del sid e poi del sismi ha scritto il meraviglioso ” IL consiglio delle ombre “edito da pironti;
nel 1997 nel corso dell’inseguimento del centro di malaffare denominato consiglio nazionale delle ricerche il generale serravalle ha confermato il riferimento al c.d. ” Anello ” e chi era il ” capataz ” quantomeno in italia ?
leo ho motivo di ritenere che forse anche con il mio contributo il blog non è inosservato
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Io non cavoleggio su nulla, men che meno sui nostri morti, non glielo consento.
Come non le consento di affiancarmi a persone che non conosco e quasi mai condivido, nelle pur legittime opinioni.
Mi pongo delle domande, la stessa cosa che fa la redazione di questo blog. Nessuno ha risposte, certamente in molti hanno indizi.
Aggiungo che la storia di questo paese non mi sembra sia stata ancora definitivamente chiarita. O lei vuole suggerirci, giusto per fare un esempio, che quello che è avvenuto nel 1992, subito prima e subito dopo, sia un capitolo di adamantina chiarezza? E se non lo è, ci suggerisce lei quale interpretazione definitiva si può dare del dopo, compresa la cronaca di questi giorni?
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