Urso se ci sei batti un colpo

Quanto sta accadendo in Iran in un crescendo quasi inimmaginabile (la ragazzina di 14 anni violentata in carcere, fino a morte, per essersi tolta il velo a scuola) mi obbliga a tornare su una domanda già posta alcuni post addietro al ministro della Repubblica Adolfo Urso: che tipo di business faceva con imprese iraniane?

E poi mi viene spontaneo chiedere cosa mai condividesse culturalmente con tali mostri.
E poi, ma non cosa ultima, perché in queste ore terribili, ministro Urso, perché non fa una dichiarazione pubblica di grave pentimento per quell’interazione affaristica e di accusa verso questi assassini stupratori?
Il suo silenzio lascia nel dubbio che per lei quella cultura fanatica non sia da condannare totalmente.
Sperando di sbagliarmi.

Ripeto: la piccola Masooumeh è stata violentata fino ad ucciderla, colpevole solo di essersi tolta un velo oscurantista.
Urso rilasci una dichiarazione che cancelli il dubbio per gli anni a venire che a lei in fin dei conti questo schifo non fa poi tanto schifo. Grazie.

O smentisca una volta per tutte che non non non faceva affari con Teheran.

Oreste Grani/Leo Rugens