Per finire il pessimo 2022 penso al Papiro Hanna e provo a stare meglio

Quando mi sento male (non solo per gli ovvi contraccolpi di una certa età e di una salute precaria) provo a reagire pensando a cose belle che comunque continuano ad accadere. Una delle “cose belle” ad esempio è il fatto che un miliardario come Frank J. Hanna III, invece di godersi solo i soldi (come fanno la maggioranza dei riccastri) si è appassionato a quello che un tempo si chiamava Papiro P75 e lo ha acquistato ad un’asta.
Il pezzo (e ritengo anche il prezzo pagato) è eccezionale (vedete a seguire di cosa si tratta) e da quando è stato comprato e affidato in uso permanente alla Biblioteca Vaticana, è noto come il Papiro Hanna. Nel papiro si può leggere (chi lo sa fare) il prologo (quello autentico) del Vangelo di Giovanni.
Come medicina, quando la depressione prova a prendere il sopravvento, mi ripeto che si deve continuamente scavare il passato per comprendere almeno il presente. Per il futuro ci si sta attrezzando.
Buon fine di questo pessimo (come altri però) 2022. Vediamo il 2023.
Oreste Grani/Leo Rugens
Il Papiro Hanna 1 (Mater Verbi)

La Biblioteca Apostolica Vaticana desidera esprimere la sua profonda gratitudine alla famiglia Hanna e alla Solidarity Association per aver donato alla Biblioteca, nel gennaio 2007, uno fra i più importanti e preziosi manoscritti dei Vangeli, il Papiro Hanna 1 (Mater Verbi), precedentemente conservato presso la Bibliotheca Bodmeriana a Cologny, in Svizzera. Vergato agli inizi del III secolo d.C., è uno dei più antichi testimoni superstiti del testo del Nuovo Testamento.
Originariamente conteneva per intero i Vangeli di Luca e di Giovanni, in questo ordine; oggi, circa 1.800 anni dopo, conserva ancora circa la metà di entrambi i Vangeli in condizioni soddisfacenti, tra cui la versione lucana del Padre Nostro (Lc 11,1-4).
Per alcuni passi, come Gv 6,12-16, è addirittura il testimone più antico.
Noto agli studiosi come P75 questo papiro è una delle fonti più importanti per la ricostruzione del testo dei Vangeli; è anche il più antico manoscritto in cui si vede, in un’unica pagina, la transizione tra la fine di un Vangelo e l’inizio del seguente, il che costituisce la prima testimonianza diretta dell’ordine dei libri nel canone dei Vangeli.
Il 2023 sarà l’anno di svolta per l’AI.
Per la prima volta, a partire da quest’estate, diversi progetti open source hanno integrato i sistemi autoapprendenti con interfacce user friendly rendendo accessibile a tutti la possibilità di interrogarle.
Con amici ci siamo divertiti a:
-scrivere poesie di Leopardi con lo stile di Foscolo
-farci riassumere libri da più di 1000 pagine
-fargli rispondere ad un compito in classe di filosofia preparato per studenti del quarto anno dello Scientifico
-proporgli metadomande
-forzarlo eticamente
-generare 10000 fotografie con la propria faccia mentre si sta lavorando come: cuoco, pompiere, rock star, chirurgo etc.
Risultato: ci siamo divertiti come matti ed abbiamo concordato che queste AI non passano il test di Turing perchè sono state “formate” appunto per non provarci neanche. (evidentemente ad altre macchine fanno vedere anche “altri dati”).
Le applicazioni sono le più svariate; entro dieci anni migliaia di lavoratori non serviranno più a nulla ma altre migliaia faranno lavori che ora non esistono ancora. Peraltro questo già avvenne con l’arrivo del WWW.
Giusto ieri sera al pub ho incontrato un amico insegnante di cucina ed abbiamo chiesto al bot: “preparaci un intero menù a base di porri che vada bene per una birreria/brasseria in Italia”. Il mio amico, mentre leggeva la risposta, ha sgranato sempre di più gli occhi e poi ha esclamato: “Azz, ha emesso anche un buon dolce a base di porri…è finita!”
Alcuni strumenti:
https://aqualxx.github.io/stable-ui/
https://chat.openai.com/auth/login
Looking Glass v1.4 (dentro la suite di Google)
Buona Intelligenza Artificiale 2023 a tutti!
🙂
m
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Carissimi Oreste ed Ariela, papiro o non papiro, vi auguro di cuore un buon anno nuovo, che sarà come tutti gli altri: un po’ una schifezza, un po’ meno schifezza. Starà a noi renderlo qualcosa di diverso. Un bacione grande grande. E speriamo che si calmino con i botti, che non ho mai capito che gusto c’è.
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Caro Leo ,
tutti i miei augurii per un 2023 diverso
da alberto
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