Di quale Benedetto XVI si tratta?

Cerboni, fonte web più che affidabile, coglie una chicca usando opportunamente il mondo, spesso preveggente, della fantascienza e della testata Urania.
Sembra un divertimento e basta. Sembra. Comunque, divertente. O tragico, a seconda della visione prospettica.
Oreste Grani/Leo Rugens
Tra “fantasy” e fantascienza classica, nove tra i migliori racconti pubblicati nel 1976-77 da “Magazine of Fantasy & Science Fiction”. Nel 1974 una scelta analoga, imperniata sul racconto di Silverberg “Buone notizie dal Vaticano”, sollevò un certo scandalo: l’idea che un futuro Conclave potesse eleggere Papa un “computer” parve offensiva. Ma da allora sono passati quattro anni, durante i quali un pubblico sempre più vasto s’è familiarizzato con gli sconcertanti paradossi della fantascienza.
“Il dilemma di Benedetto XVI” non è che un altro di questi paradossi. Il racconto esce sul numero di settembre 1977 della rivista Fantasy & Science Fiction, e viene presentato in Italia da Urania il 26 marzo 1978 (7 mesi prima dell’elezione a papa di Karol Wojtyla con il nome di Giovanni Paolo II). L’autore usa il nome “Benedetto XVI” perché all’epoca non era ancora stato usato: i “Benedetto” si fermavano infatti a Papa Benedetto XV (papa dal 1914 al 1922). E forse c’è un collegamento voluto con il fatto che il suddetto papa visse proprio durante la nascita del fascismo in Italia, fascismo a cui si rifà il movimento che nel racconto è capeggiato da Victor Ling. Caso ha voluto che il 19 aprile 2005, a 28 anni dal racconto, il cardinale Joseph Alois Ratzinger venisse eletto papa e scegliesse come nome proprio Benedetto XVI.
Alessandro Cerboni
Mi torna in mente la strana storia di quel crocifisso ligneo di tal don Camaldo, amico dei Pizza…
https://www.huffingtonpost.it/cronaca/2023/01/08/news/michele_basso_prete_mistero_opere_darte_vaticano-11028853/
Ah! A proposito dei Pizza, Sciaboletta & Company, pare che, ormai libero ed in procinto di rientrare in Italia, Matacena sia morto a Dubai. Era giovane.
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Pare che la storia fosse emersa già nel 2000.
https://groups.google.com/g/it.cultura.religioni/c/FzRwQjrJ5VI
Mi colpisce lo “scantinato del San Raffaele”, che mi fa venire in mente un articolo di Emiliano Fittipaldi riguardante le cene a casa di Enrico Garaci, alle quali prendevano parte Palamara ed altri giudici e PM, e alcune perizie di opere d’arte.
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Pare che sia stato il monsignore, regnante Santo Subito, ad introdurre Angelucci in Vaticano. Così almeno fa intendere l’Espresso.
Ritroviamo il sant’uomo in una puntata di Report intitolata “Il gioco delle parti” (in rete si trova il PDF), riguardante un traffico di valuta che passa per il Banco di Desio e, mediante spalloni, prende la strada della Svizzera. Monsignore cercava di “veicolare” 2 milioni e mezzo di euro con un libretto al portatore.
Mi torna in mente che il nome di tal Pasquantonio (geometra), di cui si parla nell’articolo di Fittipaldi di cui parlavo sopra ⬆️ e che è il Presidente del San Raffaele, è presente nei Panama Papers.
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cene e non cene con palamara e c a casa di garaci p.le clodio è sempre puntualmente fuggita dal cnr e di recente l’indagine sulla boiata della tv scientifica tra il cnr ( inguscio ) e cnccs ( garaci e di lorenzo ) è stata archiviata ma la parola fine non è definitiva
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il defunto matacena ha accenato di avere conosciuto un professionista romano deceduto cinquantenne per il solito infarto che aveva i numeri cifrati dei destinatari del sistema telekom-serbia ;altro caso archiviato a torino con motivazioni risibili del gip
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Curiosità per curiosità, il racconto lo si può leggere qui: https://www.marianotomatis.it/research.php?url=benedetto16
Il titolo originale del 1977 era “The Armageddon decision”. Al di là del divertissement, è interessante tra l’altro perché mostra – siapure sotto una luce grottesca – quale percezione si possa avere di alcune realtà quando le si conosce solo dall’esterno.
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