Morte della ricercatrice kazaka Assem Zharbossyn

Un destino cinico e baro aspettava in una via di Salerno la giovane ricercatrice kazaka Assem Zharbossyn (Nazarbayev University | NU · Department of Chemical Engineering Master of Science) interrompendone il percorso di studi e di vita.

Quella che segue è una breve descrizione di ciò di cui si occupava, materia direi oltremodo complessa che vede l’interesse di importanti realtà industriali.

Come tutti sapete, mi interesso di Kazakhstan da alcuni anni, giugno 2013, in relazione alla vicenda Shalabayeva; non avendovi mai messo piede, né penso che mai ve lo poserò, mi consolo al pensiero che qualcun altro a breve vi si recherà, come di recente mi ha comunicato con un certo orgoglio.

Non vi nascondo, cari lettori, che ogni qual volta il caso, se di caso si trattasse, irrompe nella vita di qualcuno a me vicino o che sento vicino per le ragioni più diverse, per esempio la dott.ssa Zharbossyn, il caso in questione spinge i miei pensieri verso i miei amati libri, tra le cui trascurate pagine spero di trovare sollievo agli affanni.

Una giovane vita si è interrotta senza un perché che sia all’altezza delle domande che lei si poneva davanti agli apparecchi del laboratorio che frequentava; la distrazione, se distrazione si tratta, di un automobilista o un’imprudenza della giovane sono risposte così basse da rendere triste la giornata a chiunque.

Con tanta amarezza nel cuore mi congedo, cari lettori.

Alberto Massari