Blood Diamond

Fa male pensare che l’unico capo di Stato al mondo, Papa Francesco, abbia il coraggio di dire pubblicamente: “basta ai diamanti insanguinati”.

Mi fa pensare molto che abbia scelto il Congo quale luogo dal quale laciare il monito; tra pochi giorni infatti sarà il secondo anniversario della morte di due italiani per bene, due servitori dello Stato, Attanasio e Iacovacci, caduti là in una trappola mortale, tesa dai nemici della pace.

Avere sentito il Presidente del Consiglio Meloni citare anche oggi il Piano Mattei, sottolineando che si debba scendere in Africa senza intenti di rapina, dice che ai più è proprio il rapinare l’interesse principale e mi chiedo, retoricamente, se la Signora sarà in grado di tenere a bada gli appetiti dei suoi; a giudicare dalla vicinanza di alcuni, direi proprio di no.

Non potro mai dimenticare la competenza con la quale una giovane donna discettasse di carati e colori nonché di Shakespeare e neppure la gioia che provai quando convinsi una donna intelligente che non le avrei mai e poi mai regalato un diamante, me lo fossi pure potuto permettere, perché nel 1997 mi era ben chiaro quanto dolore si nascondesse sulle trasparenti e affascinanti superfici di quel straordinario grumo di carbonio.

Alberto Massari