Strane coppie – prof. Roberto Gandini (PTV) & Tullio Simoncini

Al presente, l’avanzamento di un tumore con moto rettilineo, uniforme ed implacabile, non è alterato minimamente dalle attuali terapie oncologiche. Pur con tutti i trucchi e le distorsioni della statistica, nei libri e trattati classici viene riportato un tasso di guarigioni dal cancro che oscilla intorno al 7%. Cioè, con le dovute correzioni, pressoché zero.
Tutto il resto è propaganda a favore dell’oncologia ortodossa.
Perché l’uso del bicarbonato di sodio
In base alle considerazioni scientifiche esposte nel libro, che giunge alla dimostrazione che il cancro è prodotto da masse fungine (di tipo Candida) l’unico rimedio utile disponibile al presente per curare il male proviene dal bicarbonato di sodio.
Contrariamente agli antifungini, il bicarbonato di sodio è dotato di un’altissima diffusibilità ed è privo di complessità strutturali facilmente codificabili dai funghi.
La sostanza mantiene a lungo le proprie capacità di penetrazione dentro le masse, anche e soprattutto per la velocità con cui le disgrega, cosa che rende loro impossibile un minimo adattamento sufficiente a difendersi.
Il concetto base del sistema di cura del dottor Simoncini è quindi la somministrazione di soluzioni con un alto contenuto di bicarbonato di sodio (5%) direttamente sulle masse neoplastiche.
L’arteriografia selettiva
La ricerca di tecniche sempre più efficaci, che permettano di arrivare il più vicino possibile all’intimità dei tessuti, ha portato il dr. Simoncini all’arteriografia selettiva (la visualizzazione tramite strumentazione di arterie specifiche) e al posizionamento di port-a-cath arteriosi (vaschette di raccordo del catetere). Queste metodologie consentono di posizionare un cateterino direttamente nell’arteria che nutre la massa neoplastica, permettendo di somministrare alte dosi di bicarbonato di sodio nei recessi più profondi dell’organismo.
Una terapia con bicarbonato va impostata subito a grosse dosi, in maniera continua, a cicli e senza pause, in un’opera di distruzione delle colonie fungine che dovrebbe procedere dall’inizio alla fine senza interruzioni almeno per 7-8 giorni per un primo ciclo, tenendo presente che una massa di 2-3-4 centimetri comincia a regredire consistentemente dal 3° al 4° giorno, e crolla dal 4° al 5° (il limite massimo della dose per seduta si aggira intorno ai 500 cc).
Uso del bicarbonato in altre terapie mediche
C’è da sottolineare che le dosi indicate, proprio perché innocue, sono le stesse utilizzate senza problemi da oltre 30 anni in numerose altre situazioni morbose quali la:
Chetoacidosi diabetica grave.
Rianimazione cardiorespiratoria.
Gravidanza.
Emodialisi.
Tossicosi farmacologica.
Epatopatia.
Interventi di chirurgia
Ciò che avete appena finito di leggere è la presentazione del volume “Il Cancro è un Fungo – La rivoluzione nella cura dei tumori” (2005) di Tullio Simoncini medico radiato dall’ordine nel 2003 e condannato per omicidio colposo e truffa nel 2006.


Il dottor Roberto Gandini, professore associato presso il Policlinico Tor Vergata, che è sede universitaria, non ha un curriculum facile da reperire.

Secondo la legge italiana e una sconosciuta signora francese Tullio Simoncini e Roberto Gandini si conoscono e operano insieme addirittura dal 2002, quando di concerto introducevano il bicarbonato di sodio nel sistema circolatorio dei pazienti come terapia anticancro.
Nel 2012 Simoncini e il prof. Roberto Gandini sono a Tirana, capitale dell’Albania, non a sorseggiare un tè o a bere un bicchiere di rakjia, bensì a guarire un giovane catanese di ventisette anni, Luca Ernesto Olivotto, affetto da un tumore al cervello, i cui disperati genitori affidano ai due, dietro compenso di ventimila euro: poco per vivere troppo per morire a poche ore dall’intervento e non per causa della malattia.
Sfuggiti alla giustizia albanese, incappano in quella italiana, che alla coppia Simoncini – prof. Roberto Gandini appioppa nel 2018 cinque anni e mezzo al primo e due anni con sospensione della pena al secondo, sentenza confermata nel 2020.
È tanto è poco, chi siamo noi per giudicare, senonché, colpo di scena, la sentanza “è stata annullata dalla Cassazione con rinvio a una diversa sezione della corte d’appello la condanna” grazie al ricorso presentato dagli avvocati Giosué Naso e Franco Carlo Coppi del foro di Roma, difensori rispettivamente del Simoncini e del prof. Roberto Gandini.
Non spetta a noi commentare le sentanze della Cassazione o del tribunale, spetta a noi, e lo rivendichiamo, una azione sussidiaria alle istituzioni nel sostenere che, se un professore universitario, oggi associato domani potenzialmente “ordinario”, si accompagna a un ciarlatano, truffatore, messo all’indice dalla comunità dei medici italiani non per bersi un bicchiere bensì per inserire dei cateteri attraverso cui somministrare bicarbonato di sodio per guarire dal cancro il paziente, ciò va a intaccare la sicurezza nazionale, quindi richiede l’intervento delle istituzioni preposte alla sua tutela.
La redazione
L’omicidio (non so in quale altro modo chiamarlo) a fini di lucro è avvenuto presso l’Universal Hosputal Group, presente, oltre che in Albania, anche in Ghana e Turchia
https://www.leggo.it/italia/cronache/bicarbonato_tumori_chi_e_tullio_simoncini_condananto_16_gennaio_2018-3487203.html
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A fini di lucro
https://offshoreleaks.icij.org/nodes/12214859
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Si tratta di un gruppo turco-tedesco, con strutture ospedaliere anche in Sudan ed in espansione nel centro Asia
http://www.lookingcare.com/hospitals/universal-hospitals-group/
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Al di là della retorica sul giuramento di Ippocrate, uno si domanda da cosa abbia origine una simile necessità di denaro, tale da fare superare qualsiasi vergogna…
Non mi riferisco al solo Simoncini, ma anche a quanti lo hanno “coperto” nelle sue nefandezze (non solo Gandini, secondo la TV della Svizzera italiana).
https://www.rsi.ch/play/tv/redirect/detail/5000332
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