A quest’art. 18, porrei maggiore attenzione. Do you remember le uccisioni di Ezio Tarantelli, Massimo D’Antona, Marco Biagi e le relative riflessioni di Giorgio Bocca?
Rileggendo (per la terza volta) il bel volume di Piero Messina “Il cuore nero dei Servizi“, giunto al capitolo 7, “Scandali, sangue e misteri”, a pag. 160 (paragrafo intitolato “Il nuovo raccolto rosso”), ho avuto un vero sobbalzo provocato da una scarica di adrenalina che, con la malattia che mi affligge, non mi sarei potuto permettere. Comunque, come vedrete, le riflessioni e ricostruzioni contenute nelle pagine che riproduciamo, valgono il rischio (limitato) che il mio cuore ha corso. Il riferimento all’art.18 contenuto nei brani del libro, non solo è prezioso ma deve far pensare ed allarmare chi di dovere. Speriamo che gli uomini di esperienza che oggi guidano le nostre Agenzie, ricordando le leggerezze e le inesperienze di quel periodo, assumano tutte le precauzioni e le contromisure del caso. Non c’è solo l’ISIS che ci può colpire. Leggete e, come al solito, aiutateci, senza inutili allarmismi, con un intelligente passaparola, ad alzare i livelli di consapevolezza dei pericoli che il Paese corre e delle necessarie contromisure che i nostri servizi (quelli che spesso critico) devono attuare. Contromisure dure, anche e soprattutto di tipo preventivo. Questa volta, meglio sbagliare per eccesso di durezza che per “omissione vile” alla Claudio Scajola e compagnia cantando.
Che razza di verme, indifferente alla Sicurezza dello Stato e degli Italiani, sia Claudio Scajola, ormai, è chiaro a tutti. Quando sono “in carica” gli Scajola sembrano tutte persone per bene. È solo il tempo che li svela per quei gaglioffi che sono e ci fa conoscere la marchettara di turno che li tiene per le palle.
Oreste Grani/Leo Rugens che ci mette la faccia (come sempre) e, quando tocca questi argomenti, anche “altro”.