Il gioco si fa drammatico e possono essere chiamati a giocarlo solo alcuni
In molti e sparsi per il Pianeta si stanno accorgendo, anche sulla propria pelle, di cosa si intenda per pandemia. Anzi, una super pandemia.
I numeri degli infetti che finalmente vengono, sia pure con modalità diverse, rilevati e rivelati, descrivono un mondo che non potrà non impegnarsi, se vorrà sopravvivere, a cambiare nel profondo le sue regole di vita. COVID 19 non è Ebola. Non è come niente di già conosciuto. Le reazioni nel mondo alla comparsa della “bestia” sono state diverse a seconda dei gradi di maturità e sensibilità culturale delle classi dirigenti dei singoli Stati. Molti su e giù e moltissime sottovalutazioni. Tra non pochi giorni (direi anzi che siamo già dentro alla risacca e al ripresentarsi dell’onda successiva) le genti, sia pure con modalità le più diverse e articolate (e da queste diversità non dobbiamo farci fuorviare), cominceranno a reagire al fenomeno in essere e alla sua degenerazione. Perché, predisponetevi mentalmente, siamo in piena degenerazione dell’infezione. Siamo di fronte a qualcosa di grave e di cui sarà difficile capire il trend esplosivo. In essere. Milioni di umani infatti si sono infettati nell’ultimo mese e il deficit di conoscenza del virus potrebbe non essere risolto per un lunghissimo tempo. Per lunghissimo tempo intendo un periodo sufficiente perché i chicchi di riso sulla scacchiera si trasformino in un numero irreversibile e totalizzante.
Dovete cogliere cosa voglia dire che ormai il contagio ha raggiunto le zone del Pianeta dove la cecità di alcuni (in realtà la loro folle avidità) ha concentrato milioni di persone obbligandole a vivere in condizioni strazianti di povertà e di arretratezza. Il COVID 19 si sta muovendo a suo agio in questo labirinto iniquo e senza strumenti di contrasto adeguati sarà difficile sconfiggerlo a causa delle risposte lente e incerte che si sono concretizzate. Qualche Paese è stato più reattivo; altri, vanificando un po’ di virtù e qualche sacca di eccellenza, si sono mostrate delle vere concentrazioni di imbecillità. In alcuni grandi Paesi sono prevalsi i peggiori e tutti pagheranno questi limiti. Reazioni lente, incerte, scoordinate sul terreno di gioco (il Pianeta) dove è stata indetta la maledetta partita. Stiamo affrontando con il pallottoliere quello che è in realtà un salto quantico. Se infatti anche tutta Big Pharma, animata da una insolita solidarietà, decidesse di investire tutti i suoi mezzi, di ricerca e finanziari, quanto ormai si è messo in moto potrebbe essere difficilmente contenibile. Oggi sono catastrofista? E se avessi ragione io, osservando che già nella sola nostra Italietta siamo ai primi riscontri di amoralità e malaffare? Risposte lente e senza visione, dicevo. Perché se anche fosse che Giuseppe Conte fosse il migliore dei migliori (e mi sto allargando per fare esempi) tenete conto che la globalizzazione senza freni e regole che lo ha preceduto, lasciando i segni anche in questa provincia del Globo, gli impedirebbe di dare sostanza a qualunque capacità taumaturgica avesse. Senza azione planetaria, tutto sarà vano. Perché, sentite a me, se non salviamo tutti e tutto, e in modo equo e armonico, il COVID 19/20/21/100, al massimo potrà decidere di defilarsi e riapparirà ciclicamente sempre più abile e determinato di prima.
Vuol dire che ci vorrebbe un’azione coordinata che per semplicità chiamerò filantropica e che questa attività andrebbe avviata quanto prima a protezione della salute di tutti. Questa scelta (“di tutti”) ha dentro il solo modello possibile. Un modello equo che abbia nel feedback o retroazione la soluzione di qualcosa che va fatta come individui (cercare di salvarsi in modo disciplinato e salvifico) informati permanentemente di come sia possibile provare a non soccombere. Ad oggi sembravamo conoscere una quantità formidabile di cose su come funziona il mondo. Per anni in molti si sono fatti ingannare sulla grande quantità di cose che sapevamo. Una massa di informazioni sorprendente che ha rassicurato alcuni ciucci presuntuosi. La verità che la nostra conoscenza e sorprendente ma la nostra ignoranza lo è mille volte di più. Se mille basta. Certamente quando COVID 19 ci ha invitato a sederci a tavolino (in realtà obbligandoci) sapeva che aveva davanti (tranne poche e isolate eccezioni) dei giocatori impreparati alla non linearità.
Il Grande Gioco che è in essere è infatti un gioco non lineare. Vuol dire che l’atto del giocare stesso, come sono solito suggerire agli amici attratti da questo “sport”, contiene in sé un modo di cambiare le regole. Mentre si gioca. Questo sa fare il COVID 19 o chi per lui qualora fosse una creatura crudele inventata. Questa variabilità spero che vi sia chiaro è per pochi in quanto la non-linearità è difficile da calcolare. Si possono sedere a tavolino solo donne e uomini esperti di un Grande Gioco, giocabile senza regole predeterminate. Merce rara perché solitamente negli organismi preposti a governare si tende ad espellere tali specialisti. In quanto, tra l’altro, i veri giocatori del Grande Gioco, sono persone capaci di capire la natura delle relazioni. Anche quelle inutili o semplicemente votate all’illecito. Giocatori che il cretino di turno ama definire “persone pericolose”. Ma dovrebbe dire “morali”. Se sapesse cosa si intende per “morale”.
Oreste Grani/Leo Rugens
QUANDO LEGGI CHE PIERO DI LORENZO DELLA IRBM ASSERISCE CHE LA VENDITA DEL VACCINO NON ASSICURERA’ NESSUN PROFITTO AI VERTICI DELLE AZIENDE DEL COMPARTO FARMACEUTICO CAPISCI CHE LA NARRAZIONE CHE SI VUOL IMPOSTARE E’ TUTTA FALSATA: COME DICHIARARE CHE IL CAPITALISMO NON è MAI ESISTITO.
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Il “Gioco” si fa drammatico, esatto Oreste.
La verità e’ che la nostra conoscenza e’ sorprendente ma la nostra ignoranza lo è mille volte di più. Se mille basta. Esatto Oreste.
Perché, sentite a me, se non salviamo tutti e tutto, e in modo equo e armonico, il COVID 19/20/21/100, al massimo potrà decidere di defilarsi e riapparirà ciclicamente sempre più abile e determinato di prima. Esatto Oreste.
Oltre alla CURA, non per forza il VACCINO, attendo ancora di capire da dove cazzo è spuntato questo Covid…..
Madre Natura? Cambiamento climatico o sovrappopolamento?
La Setta delle Ombre o la Setta degli Stronzi?
Errore di qualche laboratorio più o meno segreto specializzato in armi batteriologiche?
Nel mio piccolo continuo ad essere sempre più preoccupato….
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Un virus influenzale un po’ piu’ forte della norma,come accade “ritualmente” e a cadenza piu’ o meno precisa e prevedibile per quel genere di vira,che attraverso un diabolico e sapiente combinato disposto di errori,omissioni,ritardi e contraddizioni è stato trasformato in una peste medioevale che ha permesso a un blocco “sinistro” e “venduto” di nazioni di imporre restrizioni che mai sarebbero state accettate dalle popolazioni. Il piu’ grande esperimento di ingegneria sociale mai visto sul pianeta con ben quattro livelli di applicazione: sociale,geopolitico,economico e finanziario.Una farsa che alcuni vogliono trasformare in tragedia. Una complicità infame dei media di regime che propalano menzogne,a noi fake news non ci piace,menzogna rende meglio l’idea,a non finire e classi politiche ,soprattutto in Europa, faustiane. Hanno fatto il gioco dell’oca,hanno fatto l’uovo e pure la frittata ma questa volta la verità emerge.
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Jack come sai (se non lo sai te lo dico) parlo di “questa ipotesi pandemica” dal 2013 in questo blog. Anzi in altre sedi, da prima. Cioè dal 2009. Molto potrebbe corrispondere a quel che dici. Ma ormai, come spesso accade, la situazione
potrebbe essere evoluta in altro. Questo altro è l’ignoto che ci aspetta. Paradossalmente è l’ignoto che potrebbe aspettare anche i demiurghi che si sono visti sfuggire di mano il frutto del gesto crudele. Terrò conto delle tue parole anche se coperte dall’anonimato.
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Una triplice intesa costituita da lobby del mondo della finanza,del farmaco e del digitale,nella sua analisi predittiva ha ritenuto che nello scontro economico-politico-militare presente-futuro tra Usa e Cina,quest’ultima è il cavallo vincente su cui puntare.Nella loro idea tattica la puntata stessa rinforza il cavallo per la vittoria. La Cina è uno stato totalitario ben riuscito e con l’innesto pervasivo dell’internet delle cose si colmano le lacune strutturali e sociali che portavano le vecchie dittature a cadere.Questo è un modello,secondo i puntatori,da replicare in occidente.Inizia una nuova pedagogia per formare le menti del futuro,corsi e ricorsi storici,le dittature del passato lo insegnano.Il distanziamento sociale come arianesimo prossemico,la sanificazione come purezza della razza,la mascherina una museruola come si usava in certe piantagioni dello schiavismo e i modelli operativi delle psicosette utilizzano ampiamente metodi di riduzione dell’ossigenazione del cervello che causa rallentamento della corteccia prefrontale adibita al pensiero critico.Complottismo? Fantasie? I poco vigili parlano di responsabilità sanitaria. Hitler era un ometto basso,scuro e propagandava di una razza alta,bionda e con occhi azzurri,eppure nonostante l’evidente buffa contraddizione ipnotizzò un popolo intero.
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A Jack piace pensare. Certamente è capace di suggerire chiavi di lettura. Chissà se è disponibile almeno a dirci quanti anni ha già vissuto. Quante cose sa tanto da arrivare a portare perfino l’esempio di Hitler pur di farci riflettere.
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C’è la necessità di far progredire due ultra-strategiche tecnologie a scopo di dominio geopolitico,la nucleasi delle dita di zinco e il deep e machine learning. Per un decisivo progresso di questi due campi è necessario una gran mole di dati biomedici per la prima,attraverso una massiccia somministrazione su scala mondiale di vaccini ricombinanti e l’istituzione di un controllo sociale basato sul controllo digitale e biometrico per la seconda.Per introdurre questi cambiamenti profondamente lesivi delle libertà umane è necessaria una svolta autoritaria su scala mondiale,magari basata su uno spauracchio “invisibile”. Una volta padroneggiata,attraverso l’osservazione di una grandissima mole big data sanitari, la tecnica del dna ricombinante,e una volta creata una rete di supercomputers autoevolventisi con la piu’ grande banca dati biometrica mai vista prima,verso cosa ci avviamo?
Un tempo la distanza era fisica,i popoli dovevano fare lunghi viaggi per entrare in contatto,con lo sviluppo dei mezzi di trasporto e del commercio industriale la distanza è divenuta di classe,con le emergenze sanitarie la stnno trasformando in sociale,e con le future tecnologie l’uomo verrà distanziato da se stesso.La nuova escatologia comunista,non piu’ proprietà in comune ma dati in comune.Sanchez,Macron,Merkel e conte a chi obbediscono?
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Caro Jack, messaggio dopo messaggio, si definisce la tua ipotesi. Possibile. E di questa tua ipotesi, se mi autorizzi, proverò ad interessarmi, consapevole dei miei limiti. Che sono tanti.
Buona giornata. Ieri, quando ho interrotto il lavoro al blog sono uscito di casa per recarmi ad un appuntamento “civile”, ho scoperto che il termometro al sole segnava 47°.
Che c’entra, direte? C’entra, c’entra.
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