A Cosenza c’è un fetore insopportabile di marcio

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Materiale delicato quello a cui fa riferimento un articolo del Il Fatto Quotidiano, oggi, 17 gennaio 2019. O finisce in una delle tante bolle di sapone del passato (non perché non fossero storie e vere e comportamenti tenuti ma perché insabbiate o artificiosamente fatte esplodere), oppure ci si trova di fronte ad un sistema complesso che si prepara a venir giù. E quando diciamo “sistema” intendiamo criminalità, corruzione, politica, impresa, magistratura, forze dell’ordine tra loro strettamente intrecciati. Negli stessi luoghi dove molti parlamentarti ritengono normale farsi eleggere e molti massoni accettare i voti determinanti (per assumere il rango di Gran Maestro di turno) delle logge potenti e radicate proprio in quei territori, la criminalità organizzata, ormai internazionalizzasi, ha i suoi santuari dove elaborare teorie e e testare prassi di potere sofisticate. Sono gli stessi luoghi di reclutamento delle truppe armate “pronte a tutto per il datore di lavoro”. Fondamentale fare chiarezza soprattutto nella magistratura e nelle forze dell’ordine.

Aspettiamo.

Oreste Grani/Leo Rugens