Mario Draghi non è sufficiente per attraversare il deserto

SE AVETE PAZIENZA RILEGGETE. MALE NON VI FARA’.

Leo Rugens

  

Persino uno come Luigi di Maio (quello degli amichetti piazzati in previsione di tempi migliori) pensa di poter dire la sua su uno come Mario Draghi. E questo è il metro dei tempi e dei pericoli in cui versiamo. Quanto abbiamo scritto di Draghi, dovrebbe rimettere le cose a posto. Solo alcuni, armati di conoscenza e scienza, possono entrare nel merito di chi sia realmente l’allievo di Federico Caffè e di Franco Modigliani, personalità altre da Vincenzo Spadafora o Davide Casaleggio. Lasciamo stare i santi e, se ne avete ancora animo, scherzate con i fanti. Mario Draghi, rispetto a questi lillipuziani, è un gigante (soprattutto sul piano della competenza, della statura etico-morale, della credibilità internazionale) ma come nella metafora filosofico-politica di Jonathan Swift bisogna stare attenti a pensarlo capace di non farsi legare dalle “bavose” funi ormai nelle mani dei nanetti che tramano continuamente, addestratisi, per…

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