Per Chris Kyle è suonata la campana

4 febbraio 2013

Mostar 1993

Sarajevo 1992

In ricordo di Antonio Russo, giornalista radicale ucciso: “Erano le 14 e 10 del 16 ottobre del 2000 quando dalla Farnesina giungeva la notizia del ritrovamento del corpo privo di vita di Antonio nelle vicinanze di Tiblisi, capitale della Georgia. La porta della sua abitazione è stata trovata aperta. Russo era in procinto di rientrare in Italia per portare nuove testimonianze e documenti sull’atrocità della guerra in Cecenia“

Il cecchino è un mestiere pericoloso.

Obbliga a rimanere immobili per ore, nascosti, soli. Ci vuole un profilo psicologico particolare.

La guerra ha bisogno di uomini così. È l’occasione che rende l’uomo cecchino o assassino.

A quanto pare, uccidere a distanza con un fucile ha il curioso effetto di rendere il cecchino “scrittore”, così Chris Kyle con American Sniper, così Nicolai Lilin con Caduta libera. Il primo americano, il secondo “russo”. Il primo trovato morto, sparato il 2 febbraio 2013, il secondo ancora libero di sparare cazzate in televisione (Le regole del gioco).

Suggerisce correttamente Marco Martinelli su “Formiche” che i libri di Lilin affondino le loro radici nei film di azione e soprattutto nelle Play Station. Aggiungo io, può anche darsi che Lilin sia quel cecchino e “delinquente onesto” che si descrive, resta il fatto che la vita che ha vissuto l’ha con evidenza filtrata attraverso i video game più che Guerra e Pace. Del resto uccidere con un drone o con un fucile a chilometri di distanza non è che la resa pratica di anni di apprendistato a una consolle.

Degno di nota è che i primi passi di Lilin contestuali al suo primo romanzo Educazione siberiana siano stati accompagnati da “Libre” (Network creativo indipendente nato a Torino nel 2003). Con ogni evidenza ai creativi torinesi deve solleticare non so quale recondita emozione l’avere a che fare con un tatuatore dal passato criminale e compiaciuto nel descrivere il suo contributo agli orrori della guerra in Cecenia. Lui, soldato di leva russo – non contractor come scrive Martinelli – orgoglioso cacciatore di musulmani cattivissimi e drogati.

Concludo esprimendo il mio sollievo rispetto al fatto che Lilin si sia sistemato e abbia smesso di uccidere. Mi chiedo solo che vantaggio porti alla cultura questa forma di pornografia criminale. Preferisco Rocco Siffredi.

Dionisia