Quel Gran Cordone di Prodi e il Kazakistan

Raramente siamo stati così (pericolosamente per noi!) preveggenti. Ed informati. Si avvicina il tempo dell’asta quirinalizia ed è opportuno che “nessun dorma”! Leo Rugens/Oreste Grani

Leo Rugens

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DIN-DON;DIN-DON;DIN-DON avete capito che il passaporto della Signora Shalabayeva era autentico?

Cortesemente rileggete uno dei tanti post dedicati da Leo Rugens a quella vicenda! Il 23 maggio 2013 Romano Prodi si trovava in Kazakistan. Il 28 maggio 2013, i ragazzi esuberanti del nostro Ministero dell’Interno, davano della “puttana russa” alla signora, “moralissima” e “madre di famiglia”, Alma Shalabayeva. Nei mesi precedenti, da quelle terre erano andati e venuti i “piazzisti d’armi” della Beretta. Speriamo, con tutto il cuore, di non scoprire che, tra le tre “cose”, ci sia un nesso.
Me lo auguro per Romano Prodi che ambisce a divenire presidente della Repubblica Italiana non potendo esserlo, di quella Kazaka.
Da quando – era la sera del 28 maggio 2013 – i mal comandati uomini della “Sicurezza italiana”, in modo sguaiato, si sono presentati alla porta della villetta di Casal Palocco dove presumevano che si nascondesse il pericolosissimo latitante kazako…

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