Il gen. Vincenzo Camporini prova inutilmente a far ragionare una esagitata Giorgia Meloni

sultan-muhammed-al-fateh

A Giorgia Meloni, Capo Supremo non delle Forze Armate ma solo del suo partitino (Fratelli d’Italia), viene concesso inopportunamente – grazie ad un invito alla trasmissione “Otto e mezzo”, condotta da Lilli Gruber – di disinformare, stranire, prendere per il culo (la Meloni capisce il linguaggio perché appare, per movenze e linguaggio, un romana verace), fuorviare, sulla questione libica, i già tanto perplessi e preoccupati nostri compatrioti. La giovane ex fascista, ha ricordato che Gheddafi era tanto buono e che, quando dominava la Libia, ci pensava lui ad ammazzare chi di dovere compresi i 440 cittadini del mondo – bambini inclusi – che, ingenuamente, ritenevano, pagato il biglietto, di aver diritto a prendere un aereo senza essere “polverizzati” dalle bombe messe a bordo dai terroristi finanziati dal Grande Amico Saggio oggi rimpianto dalla nulla facente, ben retribuita deputatessa. Quelli sì che si potevano tecnicamente chiamare terroristi e non quelli che, oggi, aderendo al Califfato dell’ISIS sono andati oltre e, ormai, sono ben altro che dei semplici attentatori. Gheddafi inoltre, va ricordato ai nostalgici di turno, fece abbattere tutti i suoi oppositori rifugiatisi in Italia e li fece ammazzare sotto gli occhi dei nostri “servizi” resi volutamente ciechi dall’illusione che il “gas” e  il”petrolio” lo avremmo pagato, grazie a questa oscena complicità, a minor prezzo.

800px-Battaglia_Lepanto_in_Vaticano1

Queste violazioni dei diritti degli uomini, questi perversi leccaculanti accordi improntati all’idiozia che dalle nostre parti va sotto l’allocuzione “il fine giustifica i mezzi” (dove il fine è solo l’arricchimento della casta politica e dei suoi accoliti), hanno portato a dove siamo, non la caduta di quel governatore di “cammelli” fattosi “colonnello” e guida di amazzoni prosperose. Ma cosa può pretendere di sapere qualcosa di “guerra e pace” una che nel suo partito, vicini vicini, ha ben due storici intenditori della materia come ex Ministero della Difesa Ignazio La Russa (quello che – per intendersi – ha imbarcato, in accordo con l’Assoarmatori, sei fucilieri del Battaglione San Marco a bordo della nave mercantile da cui poi, due di loro, La Torre e Girone, hanno sparato inopportunamente uccidendo i pirati/terroristi sbagliati) ancora in fuga dalle sue responsabilità e il gigante “inutile” Crosetto che, a sua volta, è stato “sottosegretario alla Difesa”?

al-baghdadi2

Aiutooooooo, se andiamo avanti così la vittoria del califfo Abū Bakr al-Baghdādī è certa.

Fare quello che questi farneticanti/mascalzoni/piccoli parassiti vogliono fare (si va dai blocchi navali, agli sbarchi di truppe, ai bombardamenti a tappeto) prevedeva eventualmente che – trent’anni addietro – l’Europa si fosse fatta “Stati Uniti d’Europa” e così facendo invece di consegnarsi ai banchieri si fosse fatta “consigliare/organizzare” dai militari che, come si evince da tutti gli interventi pubblici a cui si assiste sui media (bravissimo e pacatissimo il Generale Camporini) sono gli unici che ragionano con pacatezza e prudenza, grazie alla preparazione specifica e alle esperienze drammatiche fatte sul campo. Per fare solo alcune delle “cazzate” che la Giorgia Meloni vorrebbe che si attuassero, con un territorio esteso e ormai incontrollabile quale è quello tunisino/libico/egiziano (tenete conto che sia “a destra che a sinistra che a sud” della Libia, non ci sono vere e proprie frontiere perché vi trovate in fascia pre-sahariana e sahariana) ci vorrebbero 80.000/100.000 armati. Uomini e donne combattenti, senza contare la logistica necessaria perché si possano ingaggiare i combattimenti con una qualche speranza di farli risultare vincenti. Spero che non debba sprecare una sola battuta ulteriore sulla tastiera per spiegare di quale fuffa/truffa si tratta quando si consente alla Meloni, alla Santanché, alla Bonafè (siamo in fervida attesa della Serracchiani, della Moretti) di straparlare di guerra e di morte. Sono donne che non sarebbe opportuno che avessero la possibilità di trattare l’Ethos figurarsi Thanatos.

37383-battle-of-salvore-robusti-domenico

Oreste Grani/Leo Rugens – grato al generale Vincenzo Camporini per come, a “Otto e mezzo”, ieri sera ha spento i bollenti spiriti della ragazzetta ex fascista invitando tutti alla prudenza e a quella lungimiranza che solo l’esperienza sofferta sul campo suggerisce. Ottimale l’esempio del Kosovo e della sua irrisolta complessità. Aggiungiamo noi dell’Iraq, dell’Afganistan, della Somalia, del Libano, della Siria, della Nigeria, dell’Egitto, della Palestina e compagnia cantando. Prima che arrivino i fanatici dell’ISIS, prendiamo provvedimenti noi al nostro interno e non lasciamo ai tagliatori di teste la soddisfazione di risolvere, con sorprendente saggezza, i guasti di una classe dirigente di improvvisatori.

???????????????????????????????????????????????????????????

6-battle-of-lepanto-1571-granger