Ma peggio di Giancarlo Elia Valori chi c’è in Italia?

 

L’11 settembre 1991 è la data dell’articolo che trovate a seguire. Vuol dire che quest’anno fanno 30 anni che, ciclicamente, qualcuno prova a segnalare Giancarlo Elia Valori quale figura tra l’inspiegabile e il pericoloso. E invece è ancora vivo e vegeto libero tra voi di pontificare su cosa la Repubblica dovrebbe fare. Libero di dissertare soprattutto grazie alla testata Formiche e il suo ambiente editoriale di riferimento. E non solo a quello editoriale.

Quando Sergio Luciano scriveva per Repubblica il pezzo, GEV non aveva ancora cominciato a frequentare don Luigi. Pettegolezzi da strada e da latrina davano tanto intimi i due da arrivare ad “officiare messa“, insieme, presso il domicilio romano di GEV, non capendosi bene chi fosse il sacerdote e chi il chierichetto.  

Cose vere, false, autentiche circolano intorno a GEV da decenni quindi. Quale potrà mai essere il grado di affidabilità di un tipo così? 

Lo dobbiamo accettare/sopportare solo perché è invecchiato? Ma non è vero che invecchiando si migliora. Comunque, non sempre. Guardate me, che ogni giorno che mi è dato di vivere, peggioro.

Oreste Grani/Leo Rugens