Putin ovvero la spoletta della Terza Guerra Mondiale

DRESDA

Per chi sa di queste cose che il primo l’attacco sia stato sferrato contro la capitale dell’Ucraina (non ci si prepara a marciare “su Kiev” ma si è cominciato dal bombardamento di Kiev) anticipa una guerra senza quartiere e senza altra soluzione (nella testa di Putin è così) che l’annessione di tutto il territorio, dopo l’azzeramento di quello Stato sovrano. NATO o non NATO. Europa o non Europa. Centinaia di vittime si dice che ci siano già sotto le macerie nelle città. Se fosse vero, sarebbero civili.

La disarticolazione dell’apparato militare ucraino non passava per i bombardamenti indiscriminati contro la popolazione inerme. Cinque di mattina nelle città chi pensi di uccidere se non chiunque stia ancora dormendo? Il mostro sanguinario, freddo esegeta delle arti marziali (come ama descriversi), addestrato alla scuola del KGB, amico in affari e di merende (a chi si regala un letto se non ad un complice intimissimo?) e in fede massonica di Silvio Berlusconi, ha deciso di passare alla storia come la spoletta della Terza Guerra Mondiale.

HIROSHIMA

A meno che tutti gli altri (quelli che per decenni vi hanno salassato per armarvi di niente), non facciano vigliaccamente pippa mostrando che gli eserciti in cui sono state profuse risorse dei contribuenti senza fine, erano solo una macchina per fare business e distribuire tangenti a generali vigliacchi e inetti. Se ci avete impoverito per armarci, almeno usatele queste armi per difendere gli inerti. E mentre scrivo mi rendo conto che la trappola è scattata e che anch’io auspico la morte del Pianeta e degli umani. Una razza di deficienti.

Oreste Grani/Leo Rugens