Ed ora cortesemente girate lo sguardo verso la borghesia mafiosa

Ed ora, signore e signori, vedete, cortesemente, di passare ad individuare gli esponenti di spicco di quella “borghesia mafiosa” che, a detta vostra (così il procuratore capo Maurizio De Lucia si è espresso), era in stretti rapporti d’affari con l’uomo del denaro, cioè Matteo Messina Denaro. Perché, se ricordo bene, in questi ultimi anni solo l’Arma (il ROS in particolare) ha individuato e sequestrato 150 milioni di euro a Denaro e ai suoi parenti stretti. Immagino che la GdF abbia messo le mani su altri beni e altre liquidità. Così come la Polizia di Stato.

A Denaro sono stati pertanto sequestrati direttamente e indirettamente molti molti moltissimi soldi. L’attività che ha portato a drenare denaro ha certamente indebolito la rete dei complici e le protezioni indispensabili alla vita di un latitante. Drenare il denaro e intercettare, dottor Nordio. Anzi, intercettare sempre e, grazie alle intercettazioni, capire, drenare denaro, capire meglio e, a cerchi concentrici,  individuare complici. E poi ancora complici. E poi ancora complici. Sempre grazie alle santissime intercettazioni.

Poi l’informazione sulla salute: forse questa di un confidente attendibile. Nel caso specifico, un bel cancro al colon. Da quel momento in poi la disamina intelligente dei tabulati della Regione Sicilia, CUP o centralini per le prenotazioni nelle strutture sanitarie rispondenti, è diventata la scelta strategica dei ROS. Tanti signori, di una certa età, con quel tipo di patologia, in un certo territorio. Certamente molti, ma un numero “finito”. E così è finito in trappola Matteo Messina Denaro.

Questa sarà la storia ufficiale. E a me va benissimo. Bravi, ragazzi. Anche perché mi sembra altamente credibile che sia proprio andata così. Ma ora mi interessa altro. Come penso a molti di voi. Ci interessa che l’isolamento e le abilità psicologiche degli inquirenti facciano il resto. Perché è il resto che ci aspettiamo. Il resto anche per i parenti e i colleghi di tanti caduti, uccisi per colpa diretta dello schifoso arrestato questa mattina. Il resto per dare soddisfazione ai migliori siciliani. Il resto per molti italiani stanchi di come non è andata fino ad oggi. A cominciare da quel 23 gennaio 1994. Quando il telecomando non funzionò. Mentre aveva funzionato sempre.

Oreste Grani/Leo Rugens