Dopo l’elezione di Stefano Bisi e la pubblicazione del miei liberi pensieri, mi perviene una lettera che ritengo opportuno rendere pubblica

Avete visto Stefano Bisi a La7?
Se penso a Randolfo Pacciardi , ultimo statista massone della Repubblica italiana e a quella balbettante caricatura di un “fratello”, tra l’altro bugiardo e ipocrita sulla questione femminile, mi coglie una vertigine e un senso di nausea.

Leo Rugens

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In queste ore ricevo “lettere” elettroniche che mi obbligano a pensieri complessi e ad assumere decisioni che hanno implicito il rischio di ingrossare sensibilmente le fila delle persone che, diciamo così, mi “odiano” o mi considerano un “tipo pericoloso”. Così dicendo, non mi lamento perché, questo infinito travaglio, l’ho liberamente scelto, avendo fatto, della mia vita, un tutt’uno con ciò che penso sia bene per l’Italia e servizio alla verità. Se mi guardo indietro, tranne una infanzia felice, sono cresciuto senza adolescenza, portatami via dalla “droga” della passione civile e, in particolare, dall’incontro con quel gigante del pensiero politico e della dedizione alla Patria che fu Randolfo Pacciardi. E, alla mia età, so per certo, che l’esperienza personale rientra in modo inscindibile, nel processo conoscitivo. Dopo di lui, dopo il “colonnello”, eroe della guerra civile spagnola, mi sono sembrati tutti, nella vita professionale e politica, dei nanerottoli, senza arte…

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