Chinati, ti devo sussurrare all’orecchio qualcosa… [prima o poi ti trovo]

La Redazione vi presenta “Godot”
A Gerusalemme, presso la porta delle pecore, c’è una piscina (così Giovanni, 5,2-9) chiamata in ebraico Betesda, con cinque portici. La persona che scrive per il blog sotto lo pseudonimo di “Godot”  (sarebbe un errore  non ritenerlo un cittadino, in carne ed ossa, da anni interno al MoVimento e che esprime, con le sue posizioni, disagio emergente di molti  per la fase politica) ha ritenuto porre proprio cinque domande come cinque erano i portici antistanti la piscina dove secondo le scritture Gesù faceva miracoli. Ci vorrà, infatti, un miracolo perché qualcuno gli risponda ma a noi rimaneva solo il compito di non censurare l’onesto tentativo di fare e farsi domande. Cosa altro è infatti l’uomo intelligente se non un cervello dubbioso?  La redazione accoglie pertanto il post che viene proposto pur ritenendolo incentrato su domande che potrebbero essere lette in chiave aggressiva e provocatoria. La nostra storia nel web vi dovrebbe garantire che le finalità sono altre e tutte interne a una logica che consenta di rassicurare i molti che cominciano, inaspettatamente, nell’ora della vittoria, a dubitare.
La Redazione
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Lucio Massari, La probatica piscina, rame, cm 38 x 49.5

In attesa di ulteriori sviluppi di Romanzo Quirinale il sottoscritto si sta impegnando con il più importante degli allenamenti intellettuali: fare e farsi domande. In un qualche modo (forse anche inatteso) questa legislatura si avvierà lungo sentieri determinati (che piacciano o meno). Nel frattempo, però, da militante m5s, devo assolvere a un compito altissimo. Devo vigilare, nei limiti in cui mi è consentito, sull’evoluzione del soggetto politico cui appartengo. Per esercitare questa funzione di controllo è necessario porre e porsi, appunto, delle domande. Prima, però, è necessario individuare un metodo utile a chi vorrà rispondermi. Esistono due modi opposti per leggere la complessità degli eventi. Il primo è stato illustrato da Luigi Bisignani in occasione di un’intervista rilasciata su la7 a Gianluigi Nuzzi nell’ormai lontano 2013. L’uomo che sussurrava ai potenti ebbe a dire che molto spesso gli avvenimenti sono frutto del caso (o della Volontà di Dio) e solo successivamente i cultori delle spy stories creano leggende. Il secondo modo è quello evocato da Pasolini sulle colonne del Corriere della Sera laddove il Poeta indicava come primario compito dell’intellettuale (dalla colonne di questo “ininfluente e marginale” blog si direbbe operatore di intelligence culturale) quello di connettere fatti anche lontani per ristabilire la logica dove sembrano regnare arbitrarietà, follia e mistero. Chiarito il metodo per coloro che vorrano rispondermi devo pleonasticamente dire che le domande che seguono sono rivolte al m5s:

1. Venuti allo scoperto Marco Canestrari e Nicola Biondo, chi e perché condivideva e/o condivide informazioni con Jacopo Iacoboni?

2. Chi ha sussurrato all’orecchio di Luigi Di Maio il nome del Prof. Giacinto Della Cananea?

3. Quali sono i criteri con cui vengono selezionati coloro che sussurrano?

4. Sbaglia il sottoscritto oppure fra i propri obbiettivi il m5s aveva quello di mandare in pensione coloro che sussurrano?

5. Che fine ha fatto David Borrelli?

Godot

p.s. se nessuno sarà tanto gentile da fornirmi le risposte sappiate che comunque le troverò.

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Il sussurrator dei sussurratori e Gianluigi Nuzzi