Dalle padelle alle braci di altri “grill”? Chi sono i Fratelli Sarni?
Il vostro blogger Orestino Granetto è notorio per più e diversi motivi. Uno, anche se questo irrita alcuni, che è povero. Certamente frugale. Sicuramente non è un Benetton o, tantomeno, un Sarni.
I Benetton lo sapete tutti chi siano. Sono dei super ricchi che hanno saputo, partendo da una attività base legata ad un settore imprenditorial-commerciale (l’abbigliamento), diversificare fino a diventare, tra l’altro, i “ricattatori” ufficiali dello Stato italiano. Nella diversificazione di cui ho cominciato a parlarvi nei post L’AUTOGRILL E IL QUIETO VIVERE. INTENDENDO – OLTRE CHE QUIETO – “PROTETTO” è compreso il mondo delle infrastrutture a pedaggio e il loro presidio tramite gli Autogrill quando, in autostrada, si deve fare pipì e mangiare un panino. O farsi fare un caffè, per rimanere svegli.
Chi siano i Sarni, viceversa, lo sanno, ritengo, solo alcuni. Anche se, fatte le dovute proporzioni, anche i Sarni sono belli ricchi. Sempre partendo dalla diversificazione (in questo caso si parte dai panzarotti e si arriva alle gioiellerie) anche i Sarni li troviamo nella ristorazione “autostradale”. Oro e panini? Strano abbinamento e associazione di idee e in me scatta la curiosità. Se poi trovo l’elettronica abilmente trattata (vedi articolo della testata Vastoweb.com) proprio per non fare bene i conti dei fatturati (i registratori di cassa che si “inceppano” come fossero slot che non forniscono dati corretti all’erario) la mia attenzione viene catturata come raramente accade.
I fratelli Sarni, comunque, sono una potenza (anche autostradale arrivando a vendere benzina) e in tempi in cui entrano in difficoltà (si fa per dire) i Benetton, vanno tenuti d’occhio. Come Gruppo che potrebbe estendere ulteriormente il controllo su centinai di altri punti vendita e come realtà che, trattando un bene rifugio come l’oro, ha visto, in questo momento drammatico per alcuni, viceversa, aumentare di molto il valore dei propri magazzini. Vi lascio qualche spunto preso dalle fonti aperte e vediamo se, come sono solito fare, qualora in qualcuno di voi emergessero ricordi, considerazioni, informazioni attendibili, cominciare ad interessarmi seriamente dei Sarni. Invidioso di come, da formiche, si possa diventare ricchissimi. Solo lavorando.
Oreste Grani/Leo Rugens
Quando Li guardo mi ricordano, i F.lli, Jenny (Gennaro) Savastano & Ciro Di Marzio di Secondigliano, in salsa per la Frittata di Lampascioni.
Inutile riflettere sulle “attività parallele” nate dal canale ristorazione in quel di Rozzano (MI)… Oro, “Incenso dal profumo insolito”& Benzina!
Ma oltre a queste Amicizie Altolocate, che per deformazione, mi riportano a considerare queste forme societarie, come una specie di evoluzione di “Caciotte” dovute dai magliari di Padova;
Mi ridestano ricordi, sopiti dalle mie vicende, per i quali, bisognerebbe, ricordare quando Flavio Briatore, prima di divenire Tecnico della Squadra Corse F1 Verde Benetton; doveva darsi alla Latitanza Caraibica, in seguito a strani rapporti di Amicizia e poi Societari in Kenia, di tale Ilario Legnaro, in quel di MonteCampione d’ Italia…Al quale ho dedicato un intero articolo
https://garagistablog.wordpress.com/2017/04/12/capitolo-xvi-ter-a-proposito-di-barare-al-gioco/
del 12 Aprile 2017
Se poi ci addentriamo nello studio di questa Fuga Dorata a mo di Pirata dei Caraibi, del Billionario, alcuni pettegoli Romani, mi dicevano che in una dogana aeroportuale era stato “pizzicato” come trasportatore di valigette con campioni di “Zucchero” tanto caro ai Rolling Stones da dedicargli una canzone.
Certo non per Suo conto, ma per conto di altri specializzati a tingere i rocchetti di stoffa!, Paganti il soggiorno Caraibico, per poi premiarlo come specialista di F1…
Una Grande Famiglia!
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