Le mascherine “galeotte” della Regione Lazio
Qualche ora addietro ho scritto che non c’è limite alla degenerazione del “sistema criminale Latina“. In realtà sarebbe più opportuno e puntuale parlare dell’intero territorio del Basso Lazio.
Nei prossimi giorni vediamo se me la sento di farvi riflettere su un’altra zona che desta grandi preoccupazioni e mi riferisco al Lago di Bracciano da cui arrivano segnali di degenerazione criminale e crescita, nelle amministrazioni comunali rivierasche, di fenomeni corruttivi e di minacce di clan riconducibili a logiche mafiose.
Con questo scrivo che anche il Lazio (come altri territori della Repubblica) è sotto attacco delle mafie e che spesso vi si scovano personaggi pubblici o professionali che testimoniano tale condizione.
Il pezzo che compare oggi sulla neonata testata DOMANI non va sottovalutato per lo sforzo civile e culturale che contiene. A noi colpisce per i riferimenti e per come alcuni argomenti vengono trattati. Potremmo dire che vengono trattati come li tratteremmo, se fossimo redattori del nuovo quotidiano. Ma, come è notorio, non lo siamo. Ma siamo attenti a come e a cosa scrive Giovanni Tizian. Bravo.
Oreste Grani/Leo Rugens
Forse alla Regione Lazio non sono solo le mascherine ad essere galeotte
https://roma.repubblica.it/cronaca/2020/09/25/news/roma_si_dimette_l_uomo_che_imbarazzava_zingaretti-268526838/
Il cv del soggetto in questione, con intensa attività di liquidatore in Sicilia, si trova in rete. Tra le altre cose, anche la solita docenza alla Link Campus (ce lo avrà portato Venafro? )
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