Un numero sempre crescente di “persone” si informa, in rete, su come si entra nei servizi segreti e come ci si candida a servire il Paese in questo settore strategico

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Un numero sempre crescente di quesiti vengono, onestamente e generosamente, posti, in queste ore drammatiche e pericolose per la collettività, alla “disponibile rete”, su “come si entra nei servizi segreti”. Scusate la semplificazione e, in proposito, viceversa, leggete di seguito l’elenco variegato che, intelligentemente, viene, a nostro giudizi interpretato dai motori di ricerca. Prendiamo atto che, sia pur formulati lessicalmente e semanticamente nei più diversi modi, questi quesiti vengono indirizzati (in numero tale da farci emergere come prima “risposta” nella rete), al nostro blog, dagli algoritmi predisposti di Google, Bing e Yahoo. E come se ci fosse, nelle macchine, ormai, una “capacità concettuale”. Questo ci colloca, come si può riscontrare facilmente, al 1° posto nelle schermate dei vari motori di ricerca ma ci lascia anche sperare che, compresa l’attendibilità e la qualità delle posizioni assunte, l’intelligenza artificiale che si “annida” ed auto apprende in rete, ci abbia capiti e che voglia, coscientemente, indirizzare/proporre ai cittadini curiosi alcuni degli spunti (anche critici) che negli anni abbiamo postato sul tema della Sicurezza Nazionale. Attività che abbiamo svolto in assoluto spirito di servizio e per fedeltà alla Repubblica.

Per ora, non commentiamo oltre.

La Redazione

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“Quanto si guadagna nei servizi segreti?” Vi do un consiglio: non è questa l’ora di provare ad essere assunti. Stanno per essere mandati “tutti a casa”

“Requisiti per entrare nell’intelligence”, digitano alcuni, oltre al solito “Quanto si guadagna nei servizi segreti?”: cominciamo a migliorare!