Tra BIS e ISIS la strada verso la Libertà e la Sovranità dei popoli è, come diceva mia suocera, sempre più erta
Bis per alcuni è l’invocazione che a teatro indica la volontà degli spettatori di assistere nuovamente alla performance dell’artista quando è stata particolarmente apprezzata. Ma BIS sta anche per Bank for International Settlements cioè, in italiano, la Banca dei regolamenti internazionali. Nata nel 1930 per – immaginate voi – il pagamento dei danni di guerra fissati a Versailles, con il passare del tempo la BIS è diventata la Banca centrale delle Banche centrali, controllando rigorosamente in questo modo il flusso mondiale del denaro. Avreste mai detto che esisteva un luogo fisico, dove si riuniscono persone in carne ed ossa, persone che vanno a fare la cacca come voi altri, che bevono e urinano come voi, che si addormentano e si svegliano come voi, ma che si sono autoproclamate, per diritto divino, custodi del denaro circolante nel Mondo intero? Ditemi che ignoravate l’esistenza della BIS?!?!?!? Datemi soddisfazione! I tredici membri iniziali sono aumentati nel tempo fino a diventare quarantuno con i direttori delle Banche Centrali del Canada e del Giappone.
Di questa struttura, nota a pochissimi specialisti, ne sono proprietari – per la massima parte – dei privati, come sempre per quanto riguarda le Banche centrali, mentre le quote riferibili agli Stati si aggirano intorno ad un misero 16 per cento. Gli Stati, anche se a voi sembra diversamente, per quanto riguarda l’economia e la politica monetaria, spero che lo abbiate capito, non esistono più. La Francia, per fare un esempio, esiste per gestire malamente la giungla di Calais e se deve fare la furba nel Mediterraneo fottendo i nostri fragili diplomatici riuscendo a modificare a suo vantaggio i confini marittimi; l’Italia, altrettanto, esiste solo perché i suoi diplomatici, tradendo la Repubblica e il popolo sovrano, si facciano fottere dai francesi lasciando modificare i confini marittimi. I veri padroni li lasciano anche contendersi se è meglio trivellare con Total o con Eni e non solo pescare aragoste da scoglio come si potrebbe, in un primo momento, pensare.
Li lasciano a tirarsi la coperta per qualche trivellazione in più o meno: tu ti piazzi antistante l’Egitto ed io mi cucco le profondità liguri o sarde o toscane. In quel momento sembrano esistere delle repubbliche sovrane in contenziosi sofisticati. In realtà, i padroni delle ferriere, non hanno Patria e vivono solo all’ombra del drappo nero con il teschio e le tibie al cui confronto quello altrettanto nero dell’ISIS è un fazzolettino candido di pizzo. Alto Tradimento e saccheggio di beni pubblici non si configura perché non rubano niente in quanto ormai, al BIS e alle Banche centrali, considerano, tramite il controllo del denaro del Mondo, tutto “robbbbba loro” o meglio “cosa nostra”. Il tutto è avvenuto autoproclamandosi i sovrani del denaro di tutti voi. Autoproclamatisi, come ha fatto il tanto vituperato Califfaccio cattivaccio che guida l’ISIS. Tra i due gruppi “armati” non saprei scegliere, trovandomi sulla solita “torre”. Li butterei giù entrambi. E questo atto liberatorio è ciò che i popoli (almeno del Mediterraneo) dovrebbero prepararsi a compiere. Ma la strada verso la libertà dai vari BIS e dall’ISIS, si presenta “erta”, come avrebbe detto mia suocera nel suo chiarissimo slang marchigiano.
Oreste Grani
Leggendo questo articolo la prima parola che mi è venuta in mente è “bis-conscio”.Non credo che la psicologia abbia individuato una funzione di questo tipo e neppure è dato sapere se esista o meno.Giocando di fantasia il bis-conscio potrebbe essere il “secondo me”…chi non ha mai usato questa espressione almeno una volta, cristallizzando cosi nella coscienza collettiva un tale ente? Leggo su di un manualetto di psicologia di seconda mano,di quelli molto elementari ed economici,che in psicoanalisi la “rimozione” è un processo psichico che consente di escludere dalla coscienza certe rappresentazioni.Legato al concetto di rimosso c’è quello di “censura”,funzione costantemente attiva in fase di veglia e che è alla base proprio del rimozione.Durante il sonno si allenta e si condensa il contenuto onirico,vera e propria materia prima della guerra cognitiva.Quando invece si parla sui media di isis che devasta intere regioni a molte persone viene in mente l’esodo di migliaia di africani e mediorientali…tutti giovani,quindi struttura portante della futura societa’ africana.Chi rimarra’ in Africa? A chi fa comodo depopolare questo continente? Spero che questo commento non venga rimosso…
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Gentile Gennariello nessuna rimozione di commento, al più ritardo, nella pubblicazione per impegni improrogabili. Le anticipo che la riposta al quesito intorno all’intelligence culturale, cosa sia e come si faccia, avremmo piacere di discuterla via mail, dove può contattare la redazione all’indirizzo: leorugens2013@gmail.com
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Al posto di disquisizioni psico-qualcosa vi invito a leggere un illuminante libro “Tower of Basel” cosi’ che possiate capire qualcosa di piu’ su questa affascinante (ed iniqua creatura)
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Mi scusi ma “al posto di disquisizioni psico qualcosa” a cosa si riferisce in particolare?
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SC è un nostro lettore di cui ignoriamo l’identità e i trascorsi professionali. L’espressione è sua e a lui vanno chiesti chiarimenti. Buona giornata quando si farà luce.
Oreste Grani
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Grazie sig. Grani della specifica.Gia’ che mi ritrovo a commentare ne approfitto per fare un po’ di “psico-qualcosologia”.Gli italiani leggono pochi libri secondo le statistiche di settore.Leggere un libro è sempre un gesto di “scelta civica”.Da buon italiano medio quale ritengo essere io, il libro suggerito non l’ho letto.Infatti la lettura di un libro intero, purtroppo per limiti personali, mi appesantisce e quindi preferisco rimanere “light”…dei libri in genere ,ad alcuni incuriosisce di piu’ il nome dell’autore(meglio se pseudonimo),la sua biografia ,il titolo dell’opera e l’indice,piuttosto che i contenuti.Questo atteggiamento,forse a torto,da l’impressione di avere una direzione.L’autore del testo segnalato ha un nome,una biografia e titoli di opere veramente molto molto interessanti.Spesso nei suoi articoli tratta l’argomento nazismo e la sua riproposizione nelle piazze di oggi.Siccome non sono tanto bravo con gli operatori booleani,non sono riuscito a trovare qualche suo articolo che trattasse del laboratorio-nazi montato in ucraina.Se il lettore SC potesse segnalarmi qualche scritto di Adam LeBor(dato che è anche di stanza in ungheria quindi molto vicino all’ucraina) su tale argomento,sarei grato(magari a me sono sfuggiti).
P.S.
Complimenti alla redazione tutto per aver aperto un sito cosi interessante come questo.
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Salve, il giorno del mio commento ero di fretta. Ho fatto pervenire alla redazione un pdf lo stesso giorno (e’ possibile che sia finito nello spam) sull’argomento e proprio di Lebor…
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Gentile SC il PDF non è mai giunto
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Provi a controllare nello spam della mail leorugens2013@gmail.com credo proprio del 20/03/2016 altrimenti ad una sua conferma gliela rimando.
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la mail è stata individuata ma senza allegato
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