Mentre l’ISIS tramava la Francia si affidava a raccomandati e lecchini

Il 14 luglio di quest’anno, giorno che le donne e gli uomini liberi di tutto il mondo non possono non amare , rimarrà nella storia prossima ventura come il giorno dell’attacco terroristico effettuato con il TIR bianco, a Nizza, mentre migliaia di persone aspettavano i fuochi d’artificio. 78 morti e 15 feriti durante la Festa della Libertà, dell’Uguaglianza, della Fraternità.

La Francia senza l’Europa è una canna al vento. La Francia senza l’Italia non darà mai vita alla Patria europa. L’Italia e la Francia unite fraternamente possono divenire massa critica per invertire la tendenza di ognuno per se. Il Mediterraneo, cari arroganti e maleducati Frederic e Fulvio, bisogna proteggerlo di comune accordo perché Nizza è stata colpita in quanto francese ma storicamente poteva essere italiana. Per Nizza, Monaco, Rimini, Napoli o Viareggio le coste, fino a quando penserete che il Mediterraneo è vostro, non saranno al sicuro. La politica estera come diciamo dal primo giorno, è tutto. L’intelligence culturale, come vi abbiamo sempre detto, è tutto. Ma, come dicevi, caro Fulvietto trasteverino, ciuccio presuntuoso, il problema era il populismo del M5S. Io penso che il problema siano i troppi TIR bianchi pronti ad entrare in azione in odio ai Francesi e alla loro politica estera. Pardon in odio alla vostra “ignoranza” ed incapacità ad affrontare la complessità . Te li sbatti gli accordi bilaterali ora che non puoi andare a passeggio sul lungomare. Italiano o francese che sia.

Oreste Grani
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Flop sugli attentati, “007 francesi vanno rifondati”

“I miei ex colleghi dicono che sono dei cani sciolti. Non c’è nessuna regia, mi hanno assicurato. Pensate che le armi le hanno comprate utilizzando il credito al consumo, ovvero si sono fatti finanziare per comprare un frigorifero e con i soldi hanno fatto l’acquisto” Così disse l’ex addetto ai lavori con il doppio passaporto, alla redazione esterrefatta mentre commentava il massacro di Wolinski e della redazione di Charlie Hebdo.

Qualcuno tentò di replicare ma la risposta fu perentoria: “Non c’è nessun complotto”.

Rimanemmo interdetti con la certezza che qualcosa a Parigi non funzionava per il verso giusto e alla medesima conclusione è arrivata una commissione parlamentare francese riunitasi dopo il massacro del Bataclan.

Ordito o meno che fosse il primo e il secondo colpo hanno dimostrato ciò che onestamente l’ex addetto aveva dichiarato, con ciò in piena sintonia con il pensiero di alcuni di noi, ovvero che il servizio e la politica francese si stavano italianizzando, in altre parole stavano assumendo i principali vizi nazionali: la raccomandazione e la scelta del cretino o del lecchino. Data l’età del soggetto, temo che tali pratiche fossero in auge da parecchio…

Ebbene, a leggere la proposta di riforma dei servizi francesi viene da pensare che ancora una volta il vizio italiano dell’agire in emergenza e di fare qualsiasi cosa pur di fare qualcosa senza strategia e senza cultura sia nuovamente all’opera nei sotterranei del grande Ospedale degli Invalidi, stiamo a vedere che topolino partorirà il gallo francese.

Nel frattempo ci permettiamo una modesta considerazione relativa all’iperattivismo dell’intelligen”z” economica transalpina tutta protesa a conquistare un’azienda strategica per la sicurezza nazionale quale Telecom. Vuoi vedere che avendo spostato ingenti risorse per dare l’assalto alle aziende italiane, i francesi hanno sguarnito le loro difese? Se così fosse, incompetenza sommata a budget immiseriti, ci troveremmo di fronte a uno dei fallimenti maggiori dell’intelligence transalpina, un po’ figlia anche di quel cocainomane confesso che De Grossouvre chiamò all’Eliseo. Ma questa è un’altra storia.

La redazione