Sotto lo stimolo appassionato e intelligente di Angelo Tofalo (M5S) sarebbe opportuno passare ai fatti

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Qualcuno dei miei lettori (anche qualche amico che mi è rimasto) ha letto tra le righe del post che ieri ho dedicato ad Umberto Saccone, una mia sfumatura sarcastica nei confronti della attendibilità/sincerità del grande esperto di sicurezza nazionale ed internazionale che ha deciso di dare un contributo alla causa del MoVimento a Cinque stelle, facendolo in un momento cruciale della vita del Paese. Il professor Saccone si avvicina in un momento (uno dei tanti) che vede l’Italia “ballare” in uno scenario geopolitico in ebollizione e in avvicinamento alle elezioni politiche più delicate da quando si vota liberamente in Italia, certamente a far seguito dalla legge truffa del 1953.

Niente di più sbagliato. Forse, da sostanzialmente autodidatta quale solo (non ho alcun titolo accademico), ho scelto espressioni letterarie improprie e, così facendo, mi sono evidentemente fatto male intendere: sono veramente lieto che uomini dell’esperienza di Umberto Saccone, stimato in tutti gli ambienti nazionali ed internazionali di quella che ormai comincerei a chiamare l’infosfera, si avvicinino al M5S.

I cittadini parlamentari Angelo Tofalo, Vito Crimi, Bruno Marton che, in solitudine, certamente controcorrente, si sono incamminati sulla strada pericolosa (definirla “in salita” sarebbe veramente riduttivo) dei “servizi segreti” hanno bisogno, oltre che di persone quali il prefetto Adriano Soi, che vedo assiduo alle iniziative del M5S sull’intelligence intelligente, dello storico Aldo Giannuli, dell’eroico precursore della cybersecurity gen. Umberto Rapetto anche di personalità esperte di quel settore delicatissimo rappresentato dalla “diplomazia parallela” che – per semplicità – chiamiamo ENI.

E questo è, tra l’altro, Umberto Saccone. Certamente il più attrezzato esperto delle politiche internazionali messe in atto dall’Ente Nazionale Idrocarburi da decenni a questa parte. Cioè sostanzialmente della politica estera dell’Italia. E a voi sembra poco?

Obelisco

Con l’arrivo di Umberto Sacconi, mi auguro si rafforzi quel centro studi transdisciplinare (ad oggi immateriale ed embrionale) che sarebbe opportuno provare a far nascere a sostegno strategico della futura attività a servizio della Repubblica che prenderà sostanza dopo la tornata elettorale e a supporto degli esecutivi che dovessero provare a governare l’Italia.

Italia nostra Patria che, come si legge nell’editoriale dell’ultimo Limes, serve a noi come cittadini, e a sentire Caracciolo e i suoi, serve ancora al Mondo. Certamente al Mediterraneo.

Basta che la smettiamo di non avere il coraggio perfino di dirlo e di cominciare viceversa ad operare perché questo “bisogno” diventi carburante e stimolo del nostro agire come Paese sovrano e popolo intelligente.

Lo ripeto ad evitare fraintendimenti, ben arrivato, professor Saccone.

L’atto di pirateria che segue (la pubblicazione integrale dell’editoriale di Limes) non vuole essere assolutamente un gesto scorretto di appropriazione dell’opera dell’ingegno di altri ma un riconoscimento al valore di questo scritto che, tra i tanti significativi della rivista di geopolitica, mi sembra da far leggere a quanti più italiani possibili.

Oreste Grani/Leo Rugens

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