l’FBI: Fedeltà, Coraggio, Integrità! Donald Trump, viceversa… fate voi!

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Questo blog, grazie alle informazioni e all’intuizione dell’analista di cose complesse Stefania Limiti (vedi STEFANIA LIMITI SEGNALA UN GRAVE PERICOLO IMPLICITO NELLA “RESISTIBILE ASCESA” DI DONALD TRUMP), è stato tra i pochissimi luoghi telematici che ha previsto, con largo anticipo (NEGLI USA LA DEMOCRAZIA – A VOLTE – FA BRUTTI SCHERZI: TRUMP, EX FIDANZATO (TRA LE ALTRE) DI CARLÀ BRUNI POTREBBE ESSERE ELETTO PRESIDENTE), l’elezioni di Donald Trump alla presidenza degli USA. Cioè, sostanzialmente, alla guida di una buona fetta del Pianeta. Cosa noi si pensi di questo Presidente chiunque lo può sapere se ci legge con la dovuta attenzione.

Di questo presidente bizzarro e non degli USA, tengo a precisare. Tanto bizzarro da ritenere cosa semplice un eventuale scontro con i Leoni di Persia.

Tornado agli USA, sarebbe infatti difficile avendo tutta una vita che testimonia la mia fede “atlantista”, rimangiarmela in tarda età. Per atlantista e anticomunista non intendo ossequiosa nei confronti degli alleati ma certamente memore di come è andata. Che poi “loro” (gli amici americani), ormai, capiscano poco o niente del Mediterraneo, altrettanto penso di averlo ampiamente argomentato, ogni volta che mi è stato possibile.

Quello che sta succedendo, da mesi, intorno alla vicenda Putin-Trump, sta per diventare questione pericolosissima per il Pianeta. Ritengo che si vedrà a novembre p.v.

In questa vicenda geopolitica, in particolare, non mi piace come Trump tratta e denigra istituzioni benemerite (non solo per gli statunitensi) come è certamente è l’FBI.

Anzi, se proprio vi devo dire come la penso, anche aggravando la pessima fama che già mi precede e mi segue, questa cosa non mi piace proprio e mi allarma.

L’FBI è una cosa seria e lo è da decenni. L’FBI viene prima di Donald Trump e continuerà ad essere una cosa seria anche quando Trump finirà nell’ombra o in altro luogo.

L’FBI, tra pochi giorni (il 26 luglio) festeggia il suo compleanno: 110!!!!!

FBI

Nasce infatti nel 1908 per volontà di più personalità (era presidente Theodore Roosevelt) ma in particolare di Carlo Giuseppe Bonaparte, Ministro della Marina prima e di Giustizia dopo, che ideò e varò una struttura speciale costituita da agenti reclutati, selezionati e formati per divenire, nel tempo, il corpo dell’élite che, a prescindere dalle critiche e dalle crisi, è poi diventato.

Il nome e il cognome del fondatore non lasciano dubbi: è proprio un discendente di Napoleone Bonaparte (quello), imperatore che ognuno può ritenere corso, italiano, francese.

Il Federal Bureau of Investigation (letteralmente in italiano: Ufficio Federale di Investigazione), noto con la sigla FBI, inizialmente chiamato Bureau of Investigation (BOI) è un ente investigativo di polizia federale degli Stati Uniti d’America.

Rappresenta il principale braccio operativo del Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti (DOJ). L’FBI ha sotto la propria giurisdizione oltre duecento categorie di reati federali e ciò lo rende di fatto il maggiore ente di polizia giudiziaria del governo degli Stati Uniti.

Il motto dell’FBI è “Fidelity, Bravery, Integrity” (“Fedeltà, Coraggio, Integrità“).

Cambiò nome nel 1935 durante la direzione di John Edgar Hoover, il quale ne è stato il direttore per quasi 48 anni (dal 10 maggio 1924 al 2 maggio 1972) e fu il maggiore protagonista nello sviluppo degli obiettivi dell’ente.

Il J. Edgar Hoover Building, l’FBI Academy e il complesso di Criminal Justice Information Services Division servono come principali centrali di supporto per ognuno degli uffici dell’FBI, sparsi in tutta la nazione.

Come accennato l’FBI si è sviluppato da una forza di agenti speciali creata il 26 luglio 1908, durante la presidenza di Theodore Roosevelt. All’inizio fu chiamato appunto Bureau Of Investigation (BOI) per poi essere rinominato United States Bureau of Investigation nel 1932. L’anno seguente fu collegato al Bureau of Prohibition e fu ribattezzato Division Of Investigation (DOI – Divisione di Indagine) per poi infine diventare FBI nel 1935.

Nel 1932, soprattutto grazie agli sforzi di Hoover, fu ufficialmente aperto il Laboratorio di Individuazione Scientifica del Crimine.

Hoover ebbe anche un ruolo di primaria importanza in molti dei casi e dei progetti seguiti dall’FBI fino alla sua morte. Durante la cosiddetta “guerra al crimine” degli anni trenta, gli agenti dell’FBI catturarono o uccisero un certo numero di noti criminali che avevano commesso rapimenti, rapine e omicidi in tutti gli Stati Uniti, tra i quali: John Dillinger, Baby Face Nelson, Kate Ma Barker, Alvin Karpis e George Machine Gun Kelly.

Questa campagna, come la campagna per la costituzione dell’FBI, fu portata avanti in risposta all’ondata criminale nello stato, ma molti storici ora sostengono che l’ondata criminale, se mai ce ne fu una, fu grandemente esagerata durante la depressione. L’FBI ha svolto anche un ruolo importante nel limitare le azioni e l’influenza del Ku Klux Klan.

Cosa meno nota: attraverso il lavoro di Edwin Atherton, l’FBI riuscì a fermare un intero esercito di neo-rivoluzionari messicani lungo il confine californiano nel 1920. Veniamo alla funzione meno nota dell’FBI che riguarda la sicurezza nazionale e l’Intelligence.

A cominciare dagli anni quaranta e fino agli anni settanta del secolo scorso, il Bureau indagò su casi di spionaggio contro gli Stati Uniti e i loro alleati.

Furono arrestati otto agenti tedeschi che avevano progettato sabotaggi contro obiettivi statunitensi e sei di loro vennero giustiziati.

Durante quello stesso periodo, un tentativo congiunto da parte di Stati Uniti e Regno Unito per forzare i codici Venona (ci lavorava anche Alan Mathison Turing quando decise di suicidarsi) in cui l’FBI era pesantemente coinvolta, infranse i codici di comunicazione dell’intelligence e della diplomazia sovietica, permettendo ai governi britannico e statunitense di intercettare le telecomunicazioni sovietiche: da questo venne la conferma dell’esistenza di agenti americani che lavoravano negli Stati Uniti al servizio dello spionaggio sovietico.

Un altro caso degno di nota fu l’arresto, avvenuto nel 1957, della spia Sovietica Rudolf Abel. La scoperta di spie sovietiche nel territorio degli Stati Uniti permise a Hoover di perseguire la sua perenne ossessione nei confronti della minaccia che sentiva provenire dalla sinistra americana.

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Durante i decenni 1950 e 1960 gli ufficiali dell’FBI divennero sempre più preoccupati per i capi dei movimenti per i diritti civili. Nel 1956, ad esempio, Hoover fece l’insolito gesto di spedire una lettera aperta di critica verso il dottor T.R.M. Howard, il capo di un movimento per i diritti civili, chirurgo, e benestante imprenditore del Mississippi, che aveva criticato il mancato intervento dell’FBI nella soluzione degli omicidi di George W. Lee ed Emmett Till, e altri afro-americani del Sud del paese.

L’FBI condusse controverse azioni di sorveglianza in un’operazione chiamata COINTELPRO, che mirava a individuare e distruggere le organizzazioni politiche dissidenti all’interno degli USA, sia quelle militanti sia quelle non violente, tra le quali la Southern Christian Leadership Conference, una delle più importanti organizzazioni per i diritti civili.

Martin Luther King fu spesso oggetto di indagine. L’FBI non trovò mai prove di alcun crimine, ma tentò di utilizzare i nastri sulle relazioni sessuali di King per minacciarlo. Nel 1991 il giornalista del Washington Post, Carl Rowan, affermò che l’FBI aveva inviato a King almeno una lettera anonima che lo incoraggiava a suicidarsi. Quando il presidente John F. Kennedy fu assassinato, la giurisdizione del caso fu affidata al dipartimento di polizia locale, finché il presidente successivo, Lyndon B. Johnson ordinò all’FBI di sostituirsi a esso nelle indagini. Per assicurarsi poi che non ci fosse più confusione sull’assegnazione dei casi di omicidio di interesse federale, il Congresso approvò una legge che assegnava esclusivamente all’FBI le indagini sulla morte di ufficiali federali.

Dopo l’entrata in vigore del provvedimento RICO (riguardante le organizzazioni corrotte o influenzate dal racket) l’FBI cominciò a indagare sui gruppi organizzati nel periodo dell’ex-proibizionismo, che erano adesso un fronte criminale presente nelle grandi città come in quelle piccole.

Tutto il lavoro dell’FBI era svolto sotto copertura e grazie alle norme sancite dal RICO, questi gruppi vennero smembrati. Nonostante all’inizio Hoover avesse negato la presenza di una struttura diffusa della criminalità organizzata negli USA, l’FBI condusse in seguito operazioni contro i clan conosciuti della criminalità organizzata, inclusi quelli capeggiati da Sam Giancana e da John Gotti. Il RICO è ancora utilizzato oggigiorno nei confronti di tutto il crimine organizzato, o di qualunque individuo che possa ricadere sotto la sua influenza.

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Nel 1984 l’FBI costituì una squadra d’élite (sul modello delle SWAT delle forze di polizia locali) per affrontare eventuali problemi che sarebbero potuti sorgere durante le Olimpiadi di Los Angeles del 1984, in particolare per i rischi di terrorismo.

La costituzione della squadra fu ideata pensando alle passate Olimpiadi di Monaco di Baviera, in cui gli atleti israeliani furono assassinati dai terroristi. Il reparto fu battezzato HRT (Hostage Rescue Team – Squadra Recupero Ostaggi) e ancora oggi dirige tutte le “operazioni speciali” dell’FBI e tutte le azioni di contro-terrorismo. Sempre nel 1984 fu costituita la CART (Computer Analysis and Response Team – Squadra per l’analisi e la risposta ai [crimini con i] computer). 

La fine degli anni ottanta e la prima metà degli anni novanta vide oltre 300 agenti riassegnati dalle operazioni di controspionaggio a quelle riguardanti i crimini violenti, nonché la designazione della lotta al crimine violento come sesta priorità nazionale nelle operazioni del Bureau.

Ma con tagli ad altri dipartimenti ben strutturati, e poiché con la fine della guerra fredda il terrorismo non era più considerato una minaccia alta[, l’FBI divenne uno strumento della polizia locale per rintracciare i fuggitivi che avevano oltrepassato i confini di stato.

I laboratori dell’FBI contribuirono anche a sviluppare i test sul DNA, continuando il loro ruolo di pionieri nell’identificazione e schedatura dei criminali; tale attività, infatti, cominciò con il sistema di archiviazione delle impronte digitali nel 1924.

Tra il 1993 e il 1996 l’FBI incrementò le azioni di contro-terrorismo, ridestato con il primo attentato al World Trade Center a New York nel 1993 e con l’attentato a Oklahoma City nel 1995, e procedette all’arresto, nel 1996, di Theodore Kaczynski, noto come Unabomber.

Le innovazioni tecnologiche e le capacità degli analisti dei laboratori garantirono il successo all’FBI nella chiusura dei tre casi, ma in questo stesso periodo l’FBI si scontrò con l’ostilità di molti, che dura tutt’oggi.

Dopo che il Congresso ebbe approvato il CALEA Act (Communications Assistance for Law Enforcement Act – Legge sul Supporto alle Comunicazioni per l’Applicazione delle Leggi), l’HIPA Act (Health Insurance Accountability Act – Legge sulla Registrazione dell’Assicurazione Sanitaria) e la EEA (Economic Espionage Act – Legge sullo Spionaggio Economico) nel 1996, l’FBI subì, nel 1998, cambiamenti significativi nelle sue tecnologie, come era già successo al CART nel 1991. Vennero creati il CITAC (Computer Investigations and Infrastructure Threat Assessment Center – Centro per le Indagini Computerizzate e l’Individuazione delle Minacce alle Infrastrutture) e l’NIPC (National Infrastructure Protection Center – Centro Nazionale per la Difesa delle Infrastrutture), allo scopo di occuparsi dei crescenti problemi collegati a Internet, come virus, worm e altri programmi dannosi che potrebbero scatenare il caos negli Stati Uniti. In seguito a questi sviluppi, l’FBI incrementò la sorveglianza elettronica nella pubblica sicurezza e nelle indagini per la sicurezza nazionale, adattandosi via via che, con l’evolversi delle telecomunicazioni, cambiava la natura dei problemi.

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Nel giro di pochi mesi dagli attentati dell’11 settembre 2001, il direttore dell’FBI Robert Mueller, che era stato posto al comando del Bureau solo tre giorni prima dell’attacco, volle riorganizzare la struttura dell’FBI e delle sue operazioni. Egli definì come una priorità assoluta combattere ogni crimine federale, inclusa la lotta al terrorismo, contrastare le operazioni di intelligence nemiche, incursioni elettroniche alla sicurezza, altri crimini informatici, la protezione dei diritti civili, la lotta alla corruzione, alla criminalità organizzata, a quella dei colletti bianchi e ai maggiori crimini violenti.

La missione dell’FBI è proteggere gli Stati Uniti dal terrorismo e da altre minacce esterne, mantenere e applicare le leggi, fornire una guida e i servizi per la giustizia penale alle altre agenzie federali, statali, municipali o internazionali.

L’articolo 28, Sezione 533 dello United States Code autorizza il Segretario Generale degli Stati Uniti ad assegnare agli ufficiali il compito di individuare i crimini contro gli Stati Uniti. Altri statuti federali conferiscono all’FBI l’autorità di investigare su crimini specifici. Le informazioni ottenute attraverso un’indagine dell’FBI sono presentate al competente Segretario degli Stati Uniti o a un ufficiale del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d’America, che decide se il fatto è più o meno perseguibile legalmente. È anche l’autorità di intelligence civile, all’interno del territorio degli Stati Uniti.

Le priorità investigative sono state quelle di prevenire e reprimere reati perseguibili a livello federale; le attività possono essere così riassunte:

  1. Proteggere gli Stati Uniti dagli attacchi terroristici;
  2. Proteggere gli Stati Uniti da operazioni di spionaggio da parte di agenzie straniere;
  3. Proteggere gli Stati Uniti dagli attacchi cibernetici e dal crimine informatico;
  4. Proteggere i diritti civili;
  5. Combattere la corruzione politica su tutti i livelli;
  6. Combattere il crimine organizzato
  7. Combattere i maggiori crimini violenti;
  8. Collaborare con le altre forze di polizia statunitensi e istituzioni locali e internazionali;
  9. Migliorare la tecnologia per il successo delle operazioni del corpo stesso.

Si occupa inoltre di contrasto al crimine organizzato e di tipo mafioso, tramite il Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act. Ha anche il compito di sorvegliare e far rispettare i diritti civili sanciti dal Civil Rights Act (“Legge sui Diritti Civili”) del 1964, e indagare sulle violazioni della legge, nonché perseguire tali violazioni a fianco del Dipartimento di Giustizia. ‘FBI condivide con la Drug Enforcement Administration (DEA – “Ufficio per il controllo delle droghe”) l’applicazione della legge del 1970 sulle sostanze stupefacenti (Controlled Substances Act). Inoltre, il Patriot Act 2001 ha aumentato i poteri concessi all’FBI, specialmente nell’intercettazione e nella sorveglianza delle attività su internet, nella prevenzione e repressione del crimine informatico.

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Il Quartier generale dell’FBI risiede al J. Edgar Hoover Building a Washington, D.C., con 56 uffici dislocati nelle maggiori città degli Stati Uniti.

L’FBI mantiene anche più di 400 agenzie residenti negli Stati Uniti, come pure oltre 50 uffici legali presso le ambasciate e i consolati statunitensi. Molti settori specifici dell’FBI sono situate in basi come quelle di Quantico, Virginia, e Clarksburg, West Virginia. L’FBI sta oltretutto trasferendo a Winchester, Virginia la Divisione per la Trattazione delle Registrazioni, che si occupa delle operazioni riguardanti il FOIA (Freedom of Information Act) – Legge sulla Libertà Dell’Informazione.

I laboratori dell’FBI, nati con il BOI[ non comparvero nel J. Edgar Hoover Building fino al suo completamento, nel 1974. Il laboratorio è il principale luogo delle attività di biologia, fisica e sul DNA. Le visite guidate per il pubblico attraversavano il laboratorio prima del suo trasferimento al J. Edgar Hoover Building. Tra i servizi che il laboratorio svolge sono comprese analisi chimiche, il sistema combinato degli archivi del DNA (CODIS), analisi computerizzata, analisi del DNA, verifica dei reperti, analisi di esplosivi, verifica di utensili e armi da fuoco, acustica forense, ottica forense, analisi delle immagini, ricerca scientifica forense, tirocinio per la scienza forense, controllo dei materiali pericolosi, grafica investigativa, analisi dei materiali, documenti richiesti, registrazioni sui racket, analisi fotografica speciale, progettazione strutturale e segnalazione dei reperti. I servizi del laboratorio dell’FBI sono usati gratuitamente da molte agenzie statali locali e internazionali. Il laboratorio sostiene anche un secondo laboratorio all’Accademia dell’FBI.

L’accademia, situata a Quantico, in Virginia, è la sede del laboratorio di computer e comunicazioni utilizzato dall’FBI, ed è anche il luogo dove vengono inviati i nuovi agenti per diventare Agenti Speciali dell’FBI, attraverso le ventuno settimane di corso necessarie. L’accademia fu aperta per la prima volta nel 1972, su un’area di 385 acri (1,6 k) di terreno forestale ed è pure utilizzata come scuola per le agenzie legali locali e nazionali che sono così ammesse al miglior centro di addestramento per le forze dell’ordine. Le unità situate a Quantico sono: l’Unità di addestramento sul Campo e addestramento di Polizia, l’Unità di Addestramento alle Armi da fuoco, il Centro di Ricerca e Addestramento alle Scienze Forensi, l’Unità dei Servizi per le Tecnologie (TSU), l’Unità di Addestramento Investigativo, l’Unità di Comunicazione per le Forze dell’Ordine, l’Unità di Comando e Direzione Scientifica (LSMU), l’Unità di Addestramento Fisico, l’Unità di Addestramento per i Nuovi Agenti (NATU), l’Unità di Applicazione Pratica (PAU), l’Unità di Addestramento Investigativo al Computer e il Collegio di Studi Analitici.

La CJIS (Criminal Justice Information Services Division – “Divisione per l’Informazione alla Giustizia Criminale”) è situata a Clarksburg, nel West Virginia. È la divisione più giovane dell’FBI, essendo stata formata solo nel 1991, e ufficialmente aperta nel 1995. Il solo complesso ha la lunghezza di tre campi da football (circa 330 metri), il suo scopo è di mantenere un archivio con tutte le informazioni. Sotto il tetto del CJIS si trovano conservati i programmi del Centro Nazionale d’Informazione sul Crimine (NCIC), il Riscontro del Crimine in Uniforme (UCR), l’Identificazione delle Impronte digitali, il Sistema Automatico Integrato per l’Identificazione delle Impronte digitali (IAFIS), NCIC 2000 (vedi sopra NCIC) e il Sistema Nazionale di Rapporto sugli Incidenti (NIBRS).

Molte agenzie usano questi sistemi per reperire informazioni utili alle loro indagini e contribuiscono ai database utilizzando reti di comunicazione protette. Il FBI fornisce questi evoluti sistemi di identificazione e informazione a diverse agenzie locali, statali e internazionali. Esso lavora spesso in collaborazione con la Guardia Costiera Statunitense, la Dogana e le Pattuglie di Confine per la sicurezza portuale, e collabora con la Commissione Nazionale sulla Sicurezza dei Trasporti, nelle indagini sugli incidenti aerei e altri avvenimenti critici. Il FBI, data la sua ampia autorità, ha la facoltà di subentrare in qualunque indagine federale. L’unica altra agenzia con poteri investigativi simili a quelli dell’FBI è l’agenzia dell’Immigrazione e delle Dogane (ICE) e, dagli attentati dell’11 settembre 2001 il FBI ha sempre mantenuto un ruolo primario in molte indagini riguardanti reati federali.

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Il direttore dell’FBI viene nominato dal Presidente degli Stati Uniti d’America e la sua nomina deve essere approvata dal Senato degli Stati Uniti d’America; il suo mandato dura 10 anni. J. Edgar Hoover, nominato da Calvin Coolidge, è stato di gran lunga il direttore che ha mantenuto per più tempo la sua carica; non essendoci ancora limiti legali al mandato, Hoover prestò servizio come direttore sino alla sua morte, avvenuta nel 1972.
L’attuale direttore dell’FBI è nominato da Donald Trump.

Il direttore dell’FBI è responsabile delle operazioni quotidiane dell’ente. Con i suoi collaboratori, il Direttore si assicura che le missioni e i casi vengano seguiti nel modo corretto. Egli ha anche il compito di verificare che le varie dislocazioni degli uffici FBI siano gestite da agenti qualificati. Prima dell’11 settembre 2001, il direttore aggiornava personalmente il Presidente degli Stati Uniti su ogni problema che sorgeva all’interno dell’FBI, ma da allora deve riferire tali questioni al direttore nazionale dell’intelligence degli Stati Uniti, che a sua volta ne informa il Presidente.

L’accesso al corpo è aperto sia a militari sia a civili, è necessario però avere i seguenti requisiti:

  • avere la cittadinanza americana
  • Aver compiuto almeno il 28º anno d’età (32º per gli agenti speciali);
  • Possedere un diploma di laurea;
  • Possedere una fedina penale pulita e non aver mai commesso un reato o aver preso parte a uno di esso;
  • Possedere una patente di guida valida;
  • Non avere tatuaggi visibili sul volto, collo, mani (in generale tutto quello che è visibile oltre alla divisa);

L’iter per accedere nello FBI è alquanto lungo e difficile. È necessario anzitutto superare una serie di indagini di controllo (SSBI – Single Scope Background Investigation) condotte dall’Ufficio per la Gestione del Personale, e un’autorizzazione di sicurezza (Top Secret security clearance) per l’accesso a informazioni riservate e in molti casi anche di un ulteriore permesso per le informazioni di importanza vitale (Sensitive information Top Secret).I potenziali agenti devono superare anche un test fisico (PFT – Physical Fitness Test) che include una corsa sui 300 metri, un minuto di addominali, flessioni e una corsa di 1,5 miglia (2,4 chilometri).

Dopo che gli aspiranti agenti hanno ottenuto l’autorizzazione e firmato il modulo di non esclusione SF-312, frequentano la struttura di addestramento dell’FBI situata presso la Marine Corps Base Quantico, in Virginia. Qui, i candidati passano circa 18 settimane nella FBI Academy (situata all’interno della base di Quantico) dove seguono oltre 500 ore di lezione e più di 1.000 ore di addestramento simulato.

Dopo il conseguimento di un diploma, i nuovi agenti speciali dell’FBI vengono dislocati in tutta la nazione e nel mondo, a seconda delle loro specifiche competenze. Il personale di supporto professionale lavora in una delle tante strutture di supporto gestite dall’FBI. Tuttavia, ogni agente o membro del personale può essere trasferito dovunque, in qualsiasi momento e per qualunque durata di tempo, se le condizioni richiedono la sua presenza in una delle tante dislocazioni o delle 400 agenzie gestite dall’FBI

Gli Uniform Crime Reports (UCR) comprendono dati di oltre 17 000 agenzie (avete letto bene!) di sicurezza in tutto il paese. Queste forniscono dati dettagliati riguardanti i crimini avvenuti, includendo l’arresto, il chiarimento (o chiusura) di un caso e le informazioni sugli agenti di polizia. L’UCR si concentra sul raccoglimento di dati di crimini violenti, crimini d’odio, e crimini di proprietà. Creato negli anni venti, l’UCR non ha tuttavia dimostrato di essere uniforme come implica il nome. I dati infatti riflettono solamente il reato più grave nel caso di crimini connessi tra loro e ha una definizione molto restrittiva di stupro. Poiché il 93% circa dei dati inviati all’FBI è in questo formato, l’UCR viene evidenziato come la scelta principale delle agenzie di sicurezza di molti stati per inviare questi dati.

Il National Incident Based Reporting System (NIBRS, Sistema Nazionale di Relazioni Basato sugli Incidenti) punta a evidenziare i limiti inerenti ai dati dell’UCR. Il sistema viene utilizzato dagli Stati Uniti per raccogliere e riportare dati sui crimini. Le agenzie locali, statali e federali creano dati NIBRS dai loro sistemi di amministrazione di archivi. I dati vengono raccolti su ogni incidente e arresto del Gruppo A delle categorie di reato. I reati del Gruppo A comprendono 46 crimini specifici raggruppati in 22 categorie di crimine. I fatti specifici di questi vengono raccolti e riportati nel sistema NIBRS. Oltre ai crimini del Gruppo A, 11 crimini del Gruppo B vengono trascritti solamente con le informazioni sull’arresto. Il sistema NIBRS è molto più dettagliato del sistema UCR basato su sommari.

Cia

Qualunque autore, sceneggiatore televisivo o produttore può consultare l’FBI a proposito di casi chiusi, operazioni, servizi o sulla storia dell’agenzia. Tuttavia, non è obbligatorio farlo. A differenza della CIA, che verifica la correttezza e la precisione delle informazioni mediante l’ufficio delle Pubbliche Relazioni, l’FBI non verifica o corregge questi contenuti, né opera delle specifiche consultazioni in proposito. Quindi, mentre alcuni autori televisivi o cinematografici presentano un’immagine realistica dell’FBI, altri ne distorcono la reale funzione, o vi aggiungono degli eventi immaginari a scopo drammatico.

Nell’ultimo decennio l’FBI ha subito le critiche del pubblico e avuto difficoltà dovute a conflitti interni. Mentre l’FBI tenta di modernizzare la sua tecnologia per rendere più efficiente la lotta al terrorismo, ci sono state volte in cui la sua azione è stata criticata.

Molte delle recenti controversie sono collegate alle organizzazioni terroriste o a errori nelle operazioni. Negli anni novanta, il coinvolgimento dell’FBI negli incidenti di Ruby Ridge e nell’Assedio di Waco fece insorgere una forte protesta verso la gestione tattica. Nelle Olimpiadi di Atlanta del 1996, l’FBI fu criticato per le sue indagini sul bombardamento del Centennial Olympic Park. È stata recentemente sanata una disputa con le organizzazioni dei media riguardo a Richard Jewell che al tempo era una guardia di sicurezza privata, dato che il suo nome era trapelato nel corso delle indagini. Negli anni novanta si scoprì che l’unità dell’FBI preposta alle impronte digitali aveva spesso fatto un lavoro scadente. In alcuni casi i tecnici, ottenute prove che scagionavano un sospetto, avevano invece riferito che queste ne provavano la colpevolezza. Molti casi dovettero essere riaperti dopo la verifica di questi errori.

Nel 2000 l’FBI ha cominciato il progetto Trilogy, per rimodernizzare le infrastrutture della Information Technology (IT). Questo progetto doveva durare tre anni, con un costo di circa 380 milioni di dollari, ma ha finito con il superare abbondantemente le spese e i tempi previsti. Gli sforzi per fornire computer moderni e strumenti per la rete riuscirono in gran parte, ma i tentativi di sviluppare nuovi software investigativi, affidati alla SAIC (Science Applications International Corporation – Corporazione Internazionale delle Scienze Applicate) furono un disastro. Il Virtual Case File, o VCF, come era conosciuto il programma, fu stravolto da obiettivi molto vaghi e da un frequente cambio nell’amministrazione. Nel gennaio del 2005, più di due anni dopo la prevista scadenza per il completamento del software, l’FBI ha abbandonato ufficialmente il progetto, costato più di 100 milioni di dollari, e mai reso operativo. L’FBI è stato così costretto a continuare a utilizzare il suo decennale sistema di Supporto Automatizzato sui Casi, considerato dagli esperti della Information Technology terribilmente inadeguato. Nel marzo del 2005 l’FBI ha annunciato di aver dato il via a un nuovo e più ambizioso progetto per un software nominato in codice Sentinel, che dovrebbe essere completato nel 2009. Nel febbraio del 2001, Robert Hanssen fu scoperto a vendere informazioni ai russi. Fu in seguito scoperto che Hanssen, che aveva raggiunto nell’FBI una posizione piuttosto alta, vendeva informazioni riservate sin dal 1979. Fu giudicato colpevole di tradimento, e nel 2002 fu condannato a vita; ma l’incidente indusse molti a dubitare delle pratiche di sicurezza impiegate dall’FBI. Ci fu anche chi sostenne che Robert Hanssen avesse diffuso informazioni che contribuirono alla realizzazione degli attentati dell’11 settembre.

Il 22 luglio 2004, il rapporto definitivo della Commissione d’indagine sugli attentati dell’11 settembre 2001, stabiliva che l’FBI e la CIA erano in parte colpevoli per non aver seguito i rapporti che avrebbero potuto evitare il compimento degli attacchi dell’11 settembre. Nella sua affermazione più cruda, il rapporto concluse che il paese “non era stato servito bene” da nessuna delle agenzie, ed espose numerose raccomandazioni per cambiamenti all’interno dell’FBI. Mentre l’FBI ha ottemperato a gran parte delle raccomandazioni, inclusa la supervisione del nuovo Direttore dell’Intelligence Nazionale, nell’ottobre del 2005 alcuni ex-membri della commissione per l’11 settembre hanno criticato pubblicamente l’FBI, affermando che si era opposto a qualunque cambiamento significativo.

A prescindere da questo ventaglio ampio di critiche se dovessi – un giorno di fantasia – decidermi se credere all’FBI o a Donand Trump, non avrei dubbi: sempre all’FBI crederei e ai suoi 110 anni di storia. Con le sue luci ed ombre. Così alla fine di questo lungo post, scritto anche grazie al saccheggio ragionato del web, dico cosa penso di questa bruttissima storia delle ingerenze di Putin il Russo nella geopolitica mondiale. Perché, a questo stiamo assistendo.

Oreste Grani/Leo Rugens

 

Come abbiamo scritto, alcuni ci hanno dato una mano e li ringraziamo.  Altri, viceversa, sono rimasti indifferenti, pur continuando ad usufruire del nostro servizio.

Evidentemente, e mi riferisco a questi ultimi, ritengono che la richiesta sia un pro forma pleonastico. Così non è. Abbiamo bisogno di segnali di stima (che ci arrivano numerosi) ma anche di piccoli aiuti concreti.

Rinnoviamo l’appello e vediamo cosa succede. 

Mi sono affidato a PayPal e a un IBAN (IT39O0760103200001035003324) relativo ad un normale conto corrente.

Trovate quindi – a piede dei post – una novità rappresentata dalla richiesta, sistematicamente ripetuta, di sostegno con il possibile l’invio di piccole cifre.

Ci sarà tempo per chiedervi altro. Fuori dagli scherzi, grazie anticipatamente.

Per le piccole cifre abbiamo deciso di prendere soldi da chiunque con le ormai semplici modalità del versamento sul circuito PayPal usando il nostro indirizzo e-mail:  leorugens2013@gmail.com

la Redazione