Un grazie a Pompeo De Angelis da Terni per la preziosa collaborazione
Pompeo De Angelis, conoscitore come pochi della storia politica post bellica di questo nostro tormentato bel Paese, ci ha fatto l’onore di scrivere un post da maestro quale noi da sempre lo consideriamo.
L’amico Pompeo De Angelis, autore del pezzo dedicato al vescovo Vincenzo Paglia (Gli affari della chiesa di Terni) e alla di lui personalità complessa, è nato a Terni nel 1933 e poco più che ventenne si trasferisce a Roma (siamo nella mitica stagione – 1953 – della così detta “legge truffa” che divise l’Italia politica e non solo quella) per dirigere “Impegno giovanile” organo nazionale del Movimento Giovanile della DC.
La sua vita professionale è per gran parte dedita allo spettacolo come autore, sceneggiatore e regista di cinema, teatro, televisione. Programmista per trent’anni alla RAI (è impossibile elencare cosa si deve a De Angelis e quanti personaggi dello spettacolo gli devono qualcosa se non, alcuni, tutto), ha concluso l’esperienza aziendale come Direttore editoriale della ERI, la casa editrice della RAI.
Ha pubblicato vari libri, in particolare sulla storia del Seicento italiano di cui è considerato uno dei massimi specialisti, prima di tornare a Terni verso la fine del millennio e dove, a partire dal 1996, ha diretto la collana “Itinerari didattici” dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Terni.
Dal 1999, è responsabile della sezione storica dell’ISTESS, presso le cui edizioni ha pubblicato, con cadenza annuale dal 2006, in sei volumi, La Storia di Terni dalla preistoria al 1945. Come conosce lui Terni e i rapporti tra la Chiesa di Roma (di cui, da storico e da politico democristiano, è grande conoscitore) e la sua città, non credo ci sia nessuno in giro.
Grazie dell’onore e la fiducia che ci riservi con questo post documentante alcune complessità implicite (ma non a tutti note) alla figura del Paglia e del suo agire.
Ti ringraziamo con la speranza di continuare a leggerti su questo luogo telematico la cui redazione tutta si unisce ai nostri sentimenti di gratitudine.
Dionisia e Oreste con il medesimo affetto e stima.