Enigate: così scoprite che sono ancora vivi Bisignani, Cusani, Mach di Palmstein

enigate

Esce (come ho già accennato) ad opera di un grande giornalista investigativo un libro intitolato “ENIGATE ” e sottotitolato “I documenti esclusivi sulle tangenti internazionali che l’Ente petrolifero è accusato di aver pagato” e i “decisori politici” tacciono. Così almeno a me sembra. Forse, lo avranno anche letto (alcuni dubito che leggano libri) ma nessuno di loro fiata. Anche la prefazione di Milena Gabanelli, che ci mette la faccia, dovrebbe far riflettere sui contenuti del volume e su quanto non potrà non accadere.

“Sembra un film: c’è la corruzione, una multinazionale, il dittatore di un Paese stremato che intasca la tangente, il depistaggio. Invece – dice Gabanelli – è la cruda documentazione di quel che avviene oggi: la sistematica perpetuazione di un modus operandi che avrebbe dovuto essere sconfitto vent’anni fa.”

--luigi_bisignani___il_giorno_in_cui_salteranno_le_nostre_banche___stato_vampiro_e_suicida__i_tuoi_risparmi__polverizzati

In realtà, se uno J’accuse (questo è in realtà il libro, dalla prima all’ultima pagina) di questa dimensione non viene raccolto dal Parlamento prima e dal Governo subito dopo, su su fino al Capo dello Stato, visto che il volume mette in crisi un modello che mina la sicurezza nazionale al contrario di quanto questi signori sostengono a giustificazione del loro operare malandrino, a nessun cittadino potrà più essere richiesto il rispetto della legge. Ci sono pagine inoltre che testimoniano (non posso dire svelano perché questo non sarebbe vero dal momento che sono anni che si sa bene chi siano alcuni dei protagonisti di questo ENIGATE) come la Repubblica sia di fatto governata da lestofanti. In particolare ci sono riportate affermazioni relative a Luigi Bisignani (ho scelto lui non a caso) che svelano situazioni di vero clima di preoccupazione (o dovevo scrivere di paura?) rispetto al suo potere e alle sue possibili reazioni. Ma chi cazzo è questo “sempre in piedi” per essere fonte di paura dentro e fuori i confini della Repubblica? E, soprattutto, che cazzo c’entra con gli interessi della nostra gente che non chiamo popolo così non potete darmi del populista? Cosa c’entri cominciamo a vederlo dall’ultima pagina in cui l’ex tutto è citato nel libro, la 241 e non come erroneamente indicato, la 242. E poi vi invito a leggere le pagine 23, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 51, 54, 55, 58, 66, 111, 151, 197, 200, 218, 227, 236, 241, 242, fino all’ultima parola a lui dedicata.

marcegaglia

Così come leggendo il libro si capisce perché alcuni ambienti abbiano piazzato una persona, per altri versi completamente inutile e inadeguata culturalmente e imprenditorialmente, come Emma Marcegaglia, prima alla Presidenza della Confindustria, ed ora ai vertici dell’ENI. Facendo comparire la sua famiglia in una quota del capitale di ILVA. Come nell’Alitalia dei capitani coraggiosi. Così come leggendo il libro si capisce perché “Mani Pulite” (1992-93) non solo avesse preso il bandolo giusto della matassa (e con esso la visione criminale della politica dei craxisti), ma perché alcuni ambienti abbiano fatto di tutto perché cessasse l’epurazione e, alla speranza rappresentata da quella stagione, si sostituisse il berlusconismo. Senza distrarre l’attenzione (le date, le date, le date!) dallo stragismo di Capaci e via D’Amelio e dalla decapitazione della magistratura coraggiosa. Così vi spiegate il ruolo di uno come Sergio Cusani o, peggio, come Ferdinando Mach di Palmstein. Tutta gente che non passa mai a miglior vita e che nessuno, neanche casualmente (o meno), nell’interesse superiore della Nazione, mette sotto ad un TIR, li affonda con le loro barche, li sbrindella con i loro aerei esplosi in volo.

cusani_sergio

Pronto alla meritata querela per grave istigazione a gravissimo reato.

Un libro che tutti i cittadini dovrebbero leggere e da far leggere nei licei. Certo che, con questa ultima proposta, vi sembrerò ormai completamente matto, sopra le righe, eccessivo nei ruggiti. Questo, credete a me, perché non saprete (o lo trovate troppo impegnativo?), in quel momento, vedere i nessi tra l’attività criminale di questi loschi e la sofferenza di milioni di africani, lasciati in povertà perché i nostri malandrini possano, viceversa, consumare denaro a fiumi, farsi sollazzare dalla miss Colombia di turno, abbronzarsi al sole per loro soli, a bordo delle barche esclusive. Molti a bere e pippare cocaina. Non vedete i nessi tra le ondate immigratorie, con annessi e connessi, di cui vi tengono tutti i giorni a parlare, nei bar, nelle metro, nei seggi elettorali e questa fogna a cielo aperto che chiamiamo ENTE NAZIONALE IDROCARBURI?

I loschi affari di questi soliti generano dolore e crudeltà infinite di fronte alle quali un po’ di giustizia in più non guasterebbe. Ecco perché, in assenza di soluzioni di legge, un vecchio signore evoca vie drastiche o il fato riparatore.

debbie6 (1)

Comprare il libro e poi se volte scrivetemi per dirmi che sono tutte cazzate.

Spingo per l’acquisto del libro perché l’editore mi passa una percentuale. D questo vive il blog che, viceversa, se dovesse aspettare voi, sarebbe costretto a chiudere.

Oreste Grani/Leo Rugens

P.S. Che noi si abbia avviato la “scuola” non vuol dire che non dobbiamo “rientrare” di anni ed anni di investimenti e conseguenti indebitamenti con amici ed anime buone che ci hanno, premurosamente soccorso. Abbiamo bisogno di aiuto, anche finanziario e in questo senso vi sollecito a farvi vivi. Come ho sempre detto, ci bastano piccole cifre, ma ci servono. Perfino l’acquisto di un libro ormai ci pesa. Vedete di fare il possibile perché a me di essere così petulante non piace proprio. Comunque, a prescindere da quanto mi “pesi” continuerò a chiedere piccoli ed onesti contributi.

Colgo l’occasione per ringraziare ancora lo speditore di tre casse di “Limes” che sono ben arrivate e ora custodite presso la sede della scuola a disposizione degli allievi.

Un bonifico a Oreste Grani

IBAN  IT98Q0760103200001043168739